Page 115 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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        I:OpINIONE  PUBBLICA  E LE  CLAUSOLE  DEL  TRAITATO  DELLA  l'ACE  DI  PARIGI

        cessione di  Briga, Tenda e del Moncenisio alla rrancia, è generalmente letta co-
        me  una  mera  conferma  degli  accordi  precedenti,  e  viene  di  conseguenza  regi-
        strata con  freddezza  e  senza commenti  dal  Corriere (118).  Il Popolo  ricostruisce
        con amara ironia il  momento  della  decisione:  "Alle  14  meno  10 con  un colpo
        di  martello sul tavolo, come nelle aste pubbliche, Tencla e Briga sono passate al-
        la  rrancia", e questo, ricorda l'organo di stampa clelia Dc nonostante la massic-
        cia affluenza ai seggi che si era registrato il 2 giugno tra gli abitanti dell'alta val-
        le  del  Roja,  a  dimostrazione  dell'attaccamento  al  Paese  d'origine(l19).  L'Italia
        beffardamente pubblica a mo' cii  citazione introduttiva l'articolo II  clella Carta
        Atlantica  ("Essi  non  desiderano mutamenti territoriali che non siano conformi
        al  desiderio, liberamente espresso,  dci  popoli  interessati") (120).  CAvanti!  parla
        di  "appropriazione  indebita" (121)  e  di  nuovo  emerge  la  posizione  "spuria"  di
        Mazzoni  che  nel  già  citato  fondo  "dissociato" sul  quotidiano del  Psiup  accusa
        senza mezzi termini il  vice presidente del  Consiglio francese, il comunista Mau-
        l'ice Thorez, di avere sostenuto la spoliazione del confine occidentale(122). A sua
        volta l'estrema destra definisce la cessione una ferita insanabile, alla quale si  ag-
        giungerà il  sicuro triste destino della colonia italiana di Tunisi (123).  In un repor-
        tage de La Rivolta Ideale  dalla valle dci  Roja, dal titolo emblematico ("Venga il
        diavolo ma fuori  i francesi")  si  legge:
            "Si  credeva in  Francia che i valligiani piemontesi avrebbero ben accolto le
        decisioni  prese a  Parigi.  Si  sono illusi.  ( ... ) I Piemontesi,  al  pari  dci Triestini  e
        dei  Giuliani, hanno risposto decisamente ai  signori  cii  Parigi, mostrando inaspet-
        tatamente la grinta.  Questi valligiani  non vogliono cedere le  loro terre, vogliono
        opporsi con ogni mezzo" (124).



           (118)  Cesare Spallanzon,  "Briga,  tenda  e  Moncenisio  assegnati  alla  Francia",  in:  Nuovo
        Corriere della  Sera,  lO  settembre  1946, p.l.
           (119)  Vincenzo  Cecchini,  "Anche  Briga  e  Tenda  perdute",  in:  Il  Popolo,  IO  settembre
        1946, p.  1.
           (120)  "Briga,  Tenda  e  il  Moncenisio  assegnati  alla  Francia",  in:  L'Italia,  lO  settembre
        1946, p.  1.
           (121)  Alfredo Bogardo, "Affari  esteri. Se  andassero d'accordo ... ", in:  Avanti!,  lO  settembre
        1946, p.  l.
           (122)  Nino Mazzoni, 'Tequilibrio spezzato", cito
           (123)  Aldo  Vallenghi,  "Italiani  di  Tunisia",  in:  La  Rivolta  Ideale,  anno  I,  n.  18,  8  agosto
        1946, p.l.
           (124)  Piero Filippi, "Venga il  diavolo ma  fuori  i francesi",  in:  La Rivolta Ideale,  anno I,
        n.  16,25 luglio  1946, p.  3.
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