Page 183 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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IL  RAPPORTO  TRA  LA  MARINA  E LA  NAZIONE  DALIA  L1I1ERAZIO\lE  ALLA  CADlJIi\  DEL  MURO  DI  IIERLINO

        di  profughi  ebrei  in  Palestina,  riscuotendo grandi  simpatie  anche  da  Sinistra.  Tra
        marzo e maggio 1946 un  migliaio di  profughi giunge al  ponti le della Marina di  Pa-
       gliari a La Spezia, decisi ad imbarcare su due piccoli mercantili lì artatamente ormeg-
       giati; il  comandante del distaccamento deve bloccarne la  partenza rimuovendo par-
        ti dell'apparato motore e dislocando una torpediniera per interdirne l'uscita dalla ra-
        da,  fino all'autorizzazione alla partenza concessa dagli inglesi (8). Nel 1946 altre pic-
        cole unità mercantili  riattate nei  cantieri tra Bocca di  Magra e le coste liguri  parto-
        no per la  Palestina. Nel 1947 è la volta dell'Exodus scortato da due corvette da Por-
        to Vene re  fino  al  limite delle acque territoriali  francesi,  diretto a  Port de  Bouc per
        l'imbarco dei  profughi e  poi di  un altro piroscafo scortato dalla torpediniera Sagit-
        tario sempre verso la Francia. Nel  marzo - aprile 1948 un piroscafo di bandiera ita-
        liana con un carico d'armi  per gli  arabi  da  Fiume  per la  Palestina viene bloccato a
        Molfetta e sabotato poi a  Bari  da sommozzatori probabilmente israeliani.


        La Marina e la politica

            Dopo la  caduta del  consenso al  regime  fascista,  l'unico punto di  riferimento
        valido per la  Regia Marina stabilitasi al  Sud dopo 1'8  settembre 1943, che numeri-
        camente costituisce meno di  un quarto di  tutta la  Marina ante armistizio, è la mo-
        narchia;  ma negli anni che intercorrono fino al  referendum istituzionale del  1946
        molti avvenimenti nuovi  intervengono a cambiare questo clima.
            Dell'orientamento elettorale della Marina all'atto del  referendum istituziona-
        le  del  1946 abbiamo una valida indicazione, dai  dati  riportati nelle memorie del-
        l'ammiraglio  de  Courten (9)  di  dieci  sezioni  elettorali  di  Napoli  dove  vota  solo
        personale di  Marina; i voti sono complessivamente 60% a  favore della monarchia
        (meno di tutta Napoli che dà il  70%); distinguendo tra personale a terra e imbar-
        cato,  per il  primo si  registra  oltre il  70% per la  monarchia e  meno dci  30% per
        la  repubblica e  per il  secondo 500/0 e 50%.  Pur  non disponendo di  altri  dati elet-
        torali, da quanto esporremo è ragionevole valutare che il  personale di  Marina ab-
        bia espresso nel  complesso una propensione repubblicana abbastanza consistente
        e non molto lontana da  quella generale del  Paese che,  com'è noto, è  risultata di
        strettissima misura maggioritaria rispetto all'opzione monarchica.



            (8)  F.  Maugeri, op.  cito  p.  25 l;  A.  Sereni, I clandestini del  mare, l'emigrazione ebraica  in
        terra d'Israele dal  1945 al 1948, Mursia,  1973, passim.
            (9)  I-e  memorie di  de  Courten  (1943-1946),  introduzione  di  M.  Gabriele,  USMM,
        1993, p.  617.
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