Page 184 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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DiI RENATO I\ATTISTA LA RACINE
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Posto che la forza della Marina nel 1946 di circa 50.000 uomini è trascu-
rabile rispetto al corpo elettorale di 25 milioni, esaminiamo gli argomenti che
determinano in Marina l'uno o l'altro orientamento, tenendo però presente che
la maggioranza del personale è sostanzialmente disimpegnata rispetto al dibatti-
to per la scelta referendaria, intenta piuttosto al problema della sussistenza fami-
liare. Una lettera di un allievo dell'accademia navale alla madre esprime, piutto-
sto, un senso di smarrimento probabilmente diffuso per il crollo del "mondo di
ieri", verso un futuro ignoto che potrebbe anche implicare l'abbandono clelia
carriera intrapresa.
Favoriscono il voto repubblicano il fatto che al referendum sono già noti gli
orientamenti del Trattato di Pace (1947) che segnano l'insuccesso della cobellige-
ranza condotta sotto le insegne della monarchia con le perdite subite durante es-
sa, la vicenda amara del cruento ammutinamento ciel MAS 505 per defezionamen-
to alla R.S.I.; frustazioni come la condanna dei marinai della corvetta Ibis da par-
te della giustizia francese per incidenti a Bastia; i reduci della Marina della R.S.I.
e dei campi di internamento e di prigionia, gli sbandati al Nord sono in varia
misura serbatoio cii voti repubblicani.
La propensione monarchica è maggiore tra gli ufficiali e sottufficiali dei gradi
più elevati e di età più avanzata e tra gruppi particolari (San Marco, accademia na-
vale), quale che sia il numero degli ufficiali che dopo il referendum abbiano lascia-
to il servizio esclusivamente per motivi di fedeltà monarchica, ma pochi probabil-
mente. Quali le motivazioni? Con la Liberazione la Marina istituisce clei centri di
raccolta per censire e discriminare il personale, ma l'accoglienza ai marinai che
giungono clal Sud con la bandiera con lo stemma di casa Savoia e i fregi sul berret-
to recanti la corona monarchica è nel complesso ostile. Dalle memorie dell'ammi-
raglio Maugeri (lO) risulta che nella provincia di La Spezia, a maggioranza di sini-
stra e repubblicana, dal primo incidente del 19 maggio 1945 quando una folla di
operai invade l'arsenale, aggredisce un reparto di Carabinieri e lo disarma, ammai-
na la bandiera sabauda e proclama lo sciopero generale. Per il 1945 le difficoltà di
ordine politico-sociale non hanno mai fine, con risse frequenti tra marinai e citta-
dini, per incidenti nati anche dal caso più banale: come quello di uno sprov~edu
to trombettiere che intona "Giovinezza"! Anche a Genova la situazione è pesante,
è citata una lettera riservata-personale dell'agosto 1945 dell'ammiraglio Girasi in
visita, in cui egli riferisce su gravi incidenti che hanno minacciato la sicurezza del
personale del centro di raccolta della città.
(lO) F. Maugeri, o/J. cito p. 240.

