Page 218 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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-                                                              GREGORY  ALEGI





            con ampi fregi  rossi;  il  "Cavallino rampante" della 4 a ,  con giallo, rosso e azzurro;
            ed i "Getti Tonanti" della sa, che applicarono ad ogni aereo un colore diverso. Nel
            1955 attorno a quest'ultima fu addirittura imbastito un film, I quattro del Getto To-
            nante, nel  quale Massimo Girotti interpretava un  maggiore pilota reduce dalla se-
            conda guerra mondiale che con i colleghi allestisce appunto una pattuglia acrobati-
            ca.  Definito  nei  repertori  cinematografici  un  "melodramma ad  alta  quota" (35),  il
            film  ha il  pregio di  riprodurre fedelmente l'impostazione della comunicazione uti-
            lizzata  dalla forza  armata per tornare a ristabilire un  rapporto con i cittadini.  Pur
            essendo meno intensi degli  attuali, i calendari delle pattuglie permettevano di rag-
            giungere una dozzina di località italiane ogni anno, consentendo a qualche centina-
            io di  migliaio di cittadini di  constatare ed ammirare la graduale rinascita dell'Aero-
            nautica Militare. Altrettanto grande era il  numero di  coloro che seguivano la sfila-
            ta ai  Fori Imperiali per la festa della Repubblica, che comprendeva anche imponen-
            ti  parate aeree.  L'impiego all'estero consentiva di  propagandare la rinascita italiana
            in ambito internazionale:  nel  1957 l'esibizione del  "Cavallino rampante" al salone
            aerospaziale  di  Parigi  fu  ammirata  da  400.000 spettatori  e finì  sulla  copertina di
            Aviation Week,  la principale testata specializzata mondiale (36).
                Il  culmine di tale politica fu  rappresentata dalle due grandi manifestazioni te-
            nute a Roma e Milano negli anni  1956-57(37). La prima, battezzata Manifestazio-
            ne Aeronautica di  Fiumicino (MAF 56), si  svolse il  24 giugno 1956 sulle piste del
            nuovo, ed ancora incompleto, aeroporto intercontinentale della capitale; la secon-
            da, tenutasi il 6 luglio  1957 a Linate,  fu  battezzata Manifestazione Aerea Baracca
            (MAB 57).  Entrambe miravano a presentare al  pubblico un'immagine quanto più
            completa possibile del lavoro di ricostruzione compiuto dall'Aeronautica Militare
            nel  primo  decennio  postbellico.  Coerentemente  con  questa  impostazione,  i due
            eventi furono concepiti con grande larghezza di  mezzi, integrando alla perfezione
            esibizioni  in  volo e mostra statica.  Punto non secondario fu  la  presenza di  un va-
            sto ed articolato panorama di  velivoli storici atti a testimoniare la continuità del-
            l'impegno e l'elevata professionalità degli aviatori italiani. A sottolineare il rilievo
            dell'evento, il  nastro inaugurale della MAF venne tagliato dal sottosegretario alla



                (35)  Cfr.  ad esempio  Paolo  Mereghetti, Il  Mereghetti.  Dizionario dei  film  2004. Milano,
            Baldini Castoldi Dclai, 2003, p.  1885.
                (36)  Ferdinando  Sguerri,  "Un  Cavallino  tra  le  sto Ile",  in  AA.vv.,  I  piloti raccontano,
            Roma, Stato Maggiore Aeronautica, 2003, p.  86-89.
                (37)  Le  notizie sulle due manifestazioni in Ali nuove,  12/1956 ("Speciale per la Manifesta-
            zione Aerea di  Fiumicino") e 13/1956, 12/1957 ("Speciale per la  MAB 57"), 13/1957, oltre che
            in Aeronautica Militare, Programma manifestazione Aerea Aeroporto di Fiumicino (a stampa).
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