Page 219 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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UNA  AERONAUnCA  NUOVA:  IL  RAPPOIUO  CON  LA  NAZIONE  NELLA  RICOSTRUZIONE  DELLA  FORZA  ARMKli\

        Difesa  Bertinelli  alla  presenza  del  segretario  Generale  dell'A.M.  generale  Mario
        Pezzi, mentre il  ministro della Difesa, Paolo Emilio Taviani, visitò la mostra con il
        CSM generale di squadra aerea Ferdinando Raffaelli ed il  comandante della Zona
        Aerea Territoriale di  Roma, generale Giuseppe Tcucci.
            A  Fiumicino  sfilarono  tutti  i  reparti  dell'Aeronautica,  i  prototipi  italiani,  le
        pattuglie  acrobatiche  belga,  spagnola,  francese,  britannica,  americana.  Gli  adde-
        stratori scrissero nel  cielo le  sigle delle scuole di  volo:  SA  per i M,416 cii  Alghero,
        SL ecl  SE per Lecce cd Elmas. Alcuni  fotoricognitori  RF-84F eseguirono le riprese
        della  folla:  il  rilievo  clato  all'operazione  si  inquadrava  nell'iniziativa  cii  "mutua
        ispezione" clal cielo lanciata dal  presiclente americano Dwight D.  Eisenhower a ga-
        ranzia clelia  pace tra i due blocchi contrapposti. Accanto a queste esibizioni pacifi-
        che vennero simulati  con grande realismo episodi  bellici,  anche con episocli  di  ti-
        ro  reale  impensabili  con  le  odierne sensibilità  per la  sicurezza assoluta.  Acl  esem-
        pio,  durante la MAF si  videro due Mustang puntare velocissimi sul  pubblico, con
        tutte  le  armi  in azione,  solo  per essere  intercettati  ed  "abbattuti"  cla  due  F-84G;
        oppure la  formazione  cii  5.82 scompigliata dagli  F-86E; o ancora, di grande effet-
        to spettacolare, un  bombardamento a bassa quota eseguito con bombe alnapalm,
        razzi  e mitragliatrici dagli  F-84G ciel  5° Stormo.  E ancora un aviolancio di  tre je-
        ep  e  240  uomini  da  nove  C-lI 9  clelia  46 a  Aerobrigata,  la  prima apparizione  in
        pubblico ciel  caccia leggero Sagittario II.
            Per  la  parte storica vennero concentrati sull'aeroporto di  Fiumicino tutti gli
        aerei storici disponibili, tra cui il  Fiat CR.32 cii  costruzione spagnola recentemen-
        te  donato da  quel  Paese  c,  di  quelli  allora clepositati  presso il  Museo Nazionale
        della Scienza e clelia  Tecnica  di  Milano,  lo  SVA,  il  Macchi  39 ed il  Campini  Ca-
        proni, tutti puclicamente privi delle insegne del  passato regime.  Il senso cii  questo
        schieramento venne così riassunto cla Ali nuove:
            "Sono macchine  che  hanno un  corpo e clelle  forme  esteriori, ma alle  quali
            è  pure  facile  attribuire  un'anima sulla falsariga  clelIa  storia che di  esse  co-
            nosciamo.  Sono davvero macchine "parlanti"  [ ... ]
            Vaganclo fra una macchina e l'altra l'onda dei  ricordi affiora -- in chi ha vis-
            suto intensamente questo  passato;  e per gli  altri,  i giovani, si  rencle  eviden-
            te  e plastico  in  ogni  macchina il  "livello"  raggiunto  in  quell'anno dalla tec-
            nica di costruzione e di  impiego. È una serrata rassegna, anche se ricca cii  la-
            cune  che  il  tempo  ha  scavato  con  la  distruzione  totale  di  questa  o  quella
            macchina.  Dove  sono gli  S.55  che  segnarono tutta  un'epoca ricca  di  gloria
            per le  nostre ali?  Dove gli  5.79, veri  protagonisti della seconda guerra mon-
            diale in tutti i cieli dove i nostri colori saettarono? E le "Cicogne"? E gli  "Al-
            cioni"?  E il  vecchio "Mamm'aiut"" e tutti gli  altri apparecchi che ritroviamo
            nelle pagine clelle  vecchie  riviste  e,  sbiaditi,  nella nostra memoria?
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