Page 247 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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NOTE SUI BILANCI MILITARI DELLA REPUBBLICA. UNA FONTE TRASCURATA
Nelle relazioni ancora concentrate sul controllo degli atti emanati durante la
guerra e nelle prime del dopoguerra, in cui ancora lo smalti mento dell'arretrato
relativo al conflitto era impegnativo o in cui in un modo o in un altro il riverbe-
ro del tempo della guerra era evidente, la Corte procedette con grande cautela nei
confronti delle amministrazioni militari. Aveva però già intuito il problema di
fondo. Non si trattava solo di episodi eccezionali legato all'emergenza bellica
ma di una questione più grande, relativa alla Difesa: il ripresentarsi dell'antica
insofferenza di controlli dell'amministrazione militare rispetto a quella civile,
come la pluridecennale esperienza liberale e fascista aveva chiaramente dimostrato.
Il problema non era la guerra, ma la Guerra (e poi la Difesa).
Le Relazioni sulla ricostruzione delle forze armate (1948-1954, 1954-1962)
Tale problema non tardò a presentarsi in tutte le sue dimensioni negli anni
della ricostruzione e poi del primo "miracolo economico". Furono questi gli an-
ni in cui le forze armate italiane conobbero la loro ricostituzione ed un primo
riarmo, in parte su fondi americani. In quegli anni l'esercito si trovò a dover af-
frontare, per sua fortuna solo in being, una prima prova di forza: la mobilitazio-
ne per Trieste. Più in generale andò assestandosi in questo periodo il modello mi-
litare che avrebbe contrassegnato a lungo la storia della Repubblica.
Nel frattempo, anche le relazioni della Corte dei Conti andavano assestando-
si. Pur rimanendo documenti alquanto sintetici, aumentarono la quantità e la qua-
lità delle informazioni e delle osservazioni, talora anche critiche, che vi erano con-
tenute. In particolare, nella parte iniziale e discorsiva della relazione introduttiva
alle tabelle di dati vere e proprie, gli estensori anno dopo anno iniziarono a com-
mentare le decisioni e le osservazioni a loro giudizio più rilevanti o caratteristiche
adottate dalla Corte nell'anno. Tali commenti in più di un'occasione scivolavano
dal piano specifico dell'esame della singola misura per elevarsi a statuizione di un
principio generale che la Corte voleva così evidentemente porre all'attenzione del-
l'esecutivo e del legislativo.
Ancora raramente in questo periodo si venne a parlare delle amministrazio-
ni militari. Se lo si fece, anche con appunti critici, di frequente era ancora adot-
tata la spiegazione dell'eccezionalità delle "gestioni di guerra". Si ricordi che
questi erano fra gli anni più "caldi" della "guerra fredda": qualsiasi critica pote-
va essere strumentalizzata politicamente. Oltre alla moderazione e allo spiccato
senso istituzionale dei componenti della Corte e dei redattori materiali delle re-
lazioni, la cautela di questi documenti può quindi spiegarsi anche alla luce del
contesto politico più generale.

