Page 249 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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NOTE SUI BILANCI MILITARI DELLA REPUBBLICA. UNA FONTE TRASCURATA
alla regolarità amministrativa non potevano non essere rilevati dall'organo di
controllo, che altrettanto implacabilmente - sia pur dietro un linguaggio tecnico
e cauto - censurò vari aspetti della gestione del personale militare a partire dai
meccanismi per le promozioni.
Ma ancora, come si è detto, la pubblicazione delle relazioni della Corte dei
Conti avveniva ad una diminuita ma pur sempre notevole distanza dalla chiusura
degli esercizi finanziari cui esse si riferivano. Volontà politica nel ridurre i control-
li, tendenza delle amministrazioni a inviare con eccezionale ritardo alla Corte i do-
cumenti relativi alla propria attività, lentezza dello stesso organo di controllo a re-
cuperare il ritardo causato dalla guerra: tutte queste cause operarono assieme. Per
molti, troppi anni dalla fine della guerra e dall'instaurazione della democrazia e del-
la Repubblica le relazioni arrivavano in Parlamento più come documento storico re-
trospettivo che come dimostrazione e riassunto di controllo "in tempo reale".
Anche così chi avesse voluto capire la "macchina" statale e in particolare quel-
la militare vi avrebbe trovato, sia pur a distanza di tempo, utilissimi e "imparziali"
elementi.
Le Relazioni sul centrosinistra e sulla ristrutturazione (1962-1968, 1969-1975)
Il clima del centrosinistra aiutò in molti modi l'estensione e l'approfondimen-
to delle attività di controllo. Le riforme di quegli anni ne qualificarono e ne este-
sero gli ambiti. Le stesse relazioni se ne avvantaggiarono, ampliandosi ed arric-
chendosi. Soprattutto iniziarono ad essere presentate al Parlamento non più a di-
stanza di anni ma contemporaneamente alla chiusura del conto consuntivo e alla
delineazione del conto preventivo del bilancio statale. La stessa struttura formale
del documento, che dopo una prima parte generale non era più articolato per ti-
pologie di problematiche amministrative e di osservazioni dell'organo di control-
lo bensì per ministeri, rendeva le relazioni una buona e ravvicinata guida alle sin-
gole amministrazioni pubbliche e un documento più evidente e più importante.
Ci fu quindi anche più spazio per portare in primo piano l'esame della Conte
su quelle amministrazioni militari le quali già nei primi vent'anni della Repubblica
avevano offerto all'organo di controllo più di un motivo di preoccupazione per la
loro dichiarata e praticata volontà di aggirare le più stringenti norme amministra-
tive che (dopo illiberalismo e il fascismo) la democrazia aveva portato con sé.
Per quanto da un anno all'altro sia possibile scorgere nella loro estensione
un alternarsi di mani diverse, in genere le pagine delle relazioni dedicate al Mi-
nistero della Difesa fornivano una buona radiografia delle principali emergenze

