Page 283 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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LIIIRO BIANCO DELLA DIFESA E RUOLI DELLE FORZE ARMATE
Nel quadro della politica NATO, furono definite sia l'istituzione di un di-
spositivo militare integrato sia opportune strategie di risposta e d'impiego delle
forze. Le menzionate strategie si basavano sul principio che la dissuasione, per
essere efficace, doveva essere credibile, determinata, adeguata e flessibile nella
capacità di risposta. Fattore, quest'ultimo, che postulava la disponibilità dell'in-
tera gamma delle capacità militari: forze convenzionali, armi nucleari tattiche,
forze nucleari strategiche.
Per quanto concerne la scelta atlantica, la direttiva politica per la sicurezza del-
la Nazione, nel rispetto del dettato Costituzionale, risale all'associazione dell'Ita-
lia, quale membro originario, al Patto Atlantico dal lO agosto 1949, data della ra-
tifica del Trattato da parte del nostro Parlamento. Al resoconto del primo libro
bianco, ossia dopo ventotto anni, si può tranquillamente affermare che intorno a
questa scelta sia andata via via allargandosi la convergenza delle adesioni delle
forze politiche e della pubblica opinione.
Nel quadro degli indirizzi della politica di sicurezza e di difesa dell'Italia, la
scelta europea fu considerata integrativa di quella atlantica, anche se nel contesto
dell'Europa comunitaria furono ben tenuti presenti i legami naturali con il bacino
del Mediterraneo. Ciò, sul piano della sicurezza, significava un ruolo europeo at-
tivo sia per la continua ricerca di un assetto stabile dell'area sia anche nell'intento
di contribuire concretamente alla soluzione delle crisi medio-orientali.
In merito alla politica dell'industria della Difesa, l'Italia si adoperò attivamen-
te per favorire una maggiore cooperazione ed integrazione anche militare tra le na-
zioni europee. Lungo questa direttrice trova posto l'attività svolta a favore dell'Eu-
rogruppo in un settore di estrema importanza per il conseguimento di un miglio-
re coordiI1amenro alleato nella pplitica di difesa: quello della standardizzazione e
della cooperazione nel settore degli armamenti, così come la nascita dell'IEPG, il
Gruppo Indipendente Europeo di Programmazione, tendente a costituire nel
campo di coordinamento degli armamenti quel polo europeo che consentisse di
mantenere un dialogo con gli alleati d'oltre Atlantico a mezzo di una voce unica.
Ruolo nazionale nel contesto geo-strategico
Nel quadro della sicurezza che si intendeva perseguire, in quanto premessa
essenziale per la stessa distensione, acquisiva valore primario garantire l'integri-
tà delle proprie frontiere e del proprio spazio aereo e di garantire il libero uso
del mare. Inoltre, l'integrale disponibilità della penisola avrebbe consentito di
dare continuità allo schieramento difensivo terrestre occidentale, di assicurare
la libera utilizzazione delle vitali risorse, necessarie per l'alimentazione logistica