Page 322 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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votare la risoluzione dci governo ma di non sottoscriverla, Craxi aveva vinto il
braccio di ferro con Signorile, minacciando la convocazione di un congresso
straordinario che aveva convinto quest'ultimo a non insistere sulla richiesta di
una ulteriore riflessione sugli euro missili per "senso di responsabilità" come di-
chiarò alla stampa (46) - e rinviando a dopo "un chiarimento su tutta la linea" del
partito (47). Parole che preannunciavano un vento di crisi sul Partito Socialista, i
cui contrasti interni non si limitavano alla contingente questione dei missili ma
investivano il futuro dei socialisti sulla scena politica del Paese.
Circa una settimana dopo, la NATO diede il via al programma di produzione
e di installazione in Europa di 108 rampe di lancio per i Pershing 2 e 464 missili
Cruise con base a terra, tutte con testate singole (48).
Nel deteriorato clima internazionale instauratosi tra l'adesione italiana al pro-
gramma missilistico della NATO e la decisione di installare i Cruise in Sicilia, ca-
ratterizzato dalla rinnovata tensione USA-URSS per l'invasione dell'Afghanistan al-
la fine di dicembre 1979 e per le intimidazioni di Mosca alla Polonia oltre che per
il dinamismo della politica estera sovietica nei diversi scacchieri internazionali, si
cercò di rilanciare il dialogo sugli euromissili ma senza risultati (49).
Il 20 gennaio 1981 un nuovo inquilino si insediava alla Casa Bianca. Con l'av-
vento di Ronald Reagan alla presidenza degli Stati Uniti si chiudeva il periodo del-
la crisi interna americana. Il successivo 23 febbraio Breznev proponeva alla con-
troparte una moratoria che non era altro se non la codificazione del grave squili-
brio esistente(50). Alcune settimane piu tardi il/eader sovietico rimise ai capi di go-
verno occidentali un messaggio in cui suggeriva un vertice tra Washington e Mo-
sca, una moratoria sull'installazione degli euromissili e la convocazione di una
conferenza sul disarmo in Europa. Ciniziativa del Cremlino cadde però nel vuoto
non solo per la sua genericità ma anche perché toccava il tasto della moratoria
degli curo missili basata sul congelamento della situazione esistente (51).
(46) Cfr. Corriere della Sera, 6 e 7 dicembre 1979; Enrico Manca, "Euromissili:
quella ciel l'SI e stata una posizione chiara e razionale", Avanti!, 8 dicembre 1979.
(47) Cfr. Claudio Signorile, "Tre motivi reali di malessere nel partito", Avanti!, 12
dicembre 1979.
(48) Si veda l'appunto sulla riunione speciale dei ministri degli Esteri e della Difesa
(Bruxelles 12 dicembre), ibidem, p. 222-23; cfr. anche Minardi, art. cit., marzo 2003, p. 32-33.
(49) Minardi, art. cit., aprile 2003, p. 14.
(50) Per la valutazionc datane dai comunisti, si veda Ennio l'olito, "Propostc per la ripresa
del dialogo", Rinascita, 27 febbraio 1981.