Page 324 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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SALVATORE MINARDI
cessazione dell'installazione di altri SS-20 per l'inizio di un negoziato sulle armi
nucleari (56); mentre per il Movimento Sociale Italiano gli SS-20 sovietici minacciano
la "sicurezza dell'Italia e dell'Europa" (57).
I comunisti affermano che almeno da "un paio d'anni, e per responsabilità
che non vanno ricercate da una sola parte", la situazione internazionale è andata
"via via peggiorando" (58) e giudicano positivamente la volontà di Mosca di "ri-
prendere la strada dci dialogo tra Est e Ovest", avendo cura però di rimarcare che
la proposta sovietica di moratoria andava fatta prima (59).
Il 7 agosto 1981, in esecuzione della risoluzione parlamentare del 6 dicem-
bre 1979, il governo Spadolini decise di installare nell'aeroporto Vincenzo Ma-
gliocco di Comiso, ormai in disuso, la base operativa dei 112 missili Cruise.
Qucsta decisione e l'annuncio fatto, l'indomani, da Reagan di procedere alla
costruzione della bomba al neutrone, o bomba "N", che avrebbe dovuto "fuga-
re l'incubo" dei soverchianti mezzi corazzati ciel Patto di Varsavia che la NATO
non era in grado di contrastare (60), provocarono un profluvio cii interrogazio-
ni al governo e non poche apprensioni in diversi ambienti e nelle popolazioni
piu direttamente interessate. AI noclo degli curomissili si intrecciava pertanto
anche quello della bomba al neutronc, l'uno e l'altro divenendo temi cruciali
del dibattito politico e giornalistico nazionale.
Nelle Commissioni Esteri-Difesa riunite in sessioni congiunte il 20 agosto al
Senato e il giorno seguente alla Camera, il governo riconfermò la necessità di am-
modernare le forze nucleari di teatro e di trattare con l'Unione Sovietica. Sarebbe
stato poi compito del Parlamento "valutare e stabilire, a tempo debito e in tempo
utile, se si fossero verificate nelle trattative con Mosca le condizioni per far scatta-
re la "clausola dissolvente" (61). Secondo il governo, la scelta di Comiso aveva ag-
giunto "ulteriore credibilità" alla duplice decisione atlantica che aveva "favorito
l'evoluzione dell'atteggiamento sovietico". Inoltre il governo smentì che la scelta
(56) Avanti!, 22 febbraio 1981.
(57) 11 Secolo d'Italia, lì agosto 1981.
(58) Antonio Rubbi, "Il dialogo di nuovo alla prova", Rinascita, 6 marzo 1981.
(59) Intervista di Romano Ledda a LUnità, 3 maggio 1981.
(60) Cfr. Ferdinando Vegas, "I muscoli di Reagan", Relazioni Intemazionali, n. 3 3-34,
1981, p. 724.
(61) Senato della Repubblica. Atti Parlamentari. Resoconti stenografici. Commissioni
riunite ifesa. Anni 1979-1983, Volume Unico, p. 20.