Page 328 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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SALVATORE  MINARDl


           mentre giudicava' "pretestuosa e  ingannevole"  la proposta sovietica di  moratoria
          perché "mirante ad ottenere il  mantenimento di  uno squilibrio militare" a  favore
          del  Patto di  Varsavia (80).
               Pur con sfumature diverse, i grandi sindacati CGIL, CrSL e UIL si  pronuncia-
           rono  in  favore  di  un  negoziato  Est-Ovest  in  vista di  un  accordo  per  la  riduzione
          degli armamenti al  più basso livello  possibile (81).
              Allarmate sono  le  prime  reazioni  in  Sicilia (82).  Il  governo  regionale  si  di-
           chiara all'oscuro della decisione del  govertlo nazionale, di cui non contesta tut-
           tavia  il  diritto di  difendere gli  interessi  del  Paese  ma  solleva  obiezioni  circa  il
           metodo e  il  merito  di  quella scelta (83).  Anche  il  presidente  dell'Assemblea re-
           gionale,  il  socialista Lauricella,  che a  Roma aveva votato a  favore  dell'installa-
           zione  degli  euromissili,  ora protesta  per  la  decisione  di  impiantare  la  base  dei
           Cruise in  Sicilia.  Comunque non  lo  fa  direttamente con  il  ministro  della  Dife-
           sa Lagorio, suo compagno di partito, ma indirettamente con una lettera al Prof.
           Zichichi, direttore del  Centro Ettore Majorana di  Erice (84).  La questione divie-
           ne  oggetto di  un  drammatico dibattito ali 'Assemblea  regionale chc  delibera di
           non chiedere  la  revoca  del  provvedimcnto ma impegna il  governo della regio-
           ne a manifestare a  Roma la volontà della Sicilia di  non subire decisioni che ne
           mortifichino l'autonomia e gli  interessi (85).
               Nel  frattempo,  a  Comiso,  si  riuniscono sindaci,  esponenti  politici  e sinda-
           cali, deputati  nazionali e  regionali  della  provincia di  Ragusa, con l'obiettivo di
           concordare iniziative unitarie da contrapporre alla decisione del governo (86).  E
           tuttavia il  fronte unito dei  partiti non  dura a lungo.  Dopo l'incontro dei sinda-
           ci della  provincia di  Ragusa con il  ministro della Difesa Lagorio emergono po-
           sizioni  sempre piu differenziate  rispetto al  "no" iniziale che  accomunava  quasi
           tutti  i partiti. Si  chiedono ora al  governo contropartite utili  per il  territorio (87)



               (80)  Ibidem,  pp. 35-36.
               (81)  Cfr.  Corriere della  Sera,  17  agosto  1981.
               (82)  Cfr.  Lino  Rimmaudo, "Sorprese e proteste", La Sicilia,  8 agosto  1981; Felice  Caval-
           laro, "In Sicilia esplodono le  polemiche", Corriere della Sera,  8 agosto  1981.
               (83)  Il  Popolo, 9 agosto] 981; Cavallaio, art.  cito
               (84)  Cfr. La Sicilia,  12 agosto 1981; Simona Mafai, "Perché il  Cruise va bene a Roma e non
           a Comiso?", la  Repubblica,  lO  agosto  1981; nonché la  Repubblica,  14 agosto  1981.
               (85)  La  Repubblica,  13  agosto  1981; La  Sicilia,  13  agosto  1981.
               (86)  Cfr.  La Sicilia,  lO agosto  1981.
               (87)  Cfr.  La  Sicilia,  l  settembre 1981.
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