Page 323 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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IL DIBATIITO NAZIONALE SUGLI EUROMISSILI IN ITALIA
In quei mesi il dibattito tra le forze politiche italiane si incentra sugli avve-
nimenti che occupano la scena internazionale, dominata da una preoccupante
instabilita ai margini dei due scacchieri di maggiore rischio: l'Afghanistan nel
golfo Persico, per il perdurare dell'occupazione sovietica e la Polonia nell'Eu-
ropa centrale sul cui sfondo rimane la tensione Est-Ovest, che appare suscetti-
bile di sviluppi inquietanti mentre all'internorimangono pressoché immutate le
differenziazioni politiche e le suggestioni ideologiche in ordine alla distensione,
alla sicurezza e alla pace.
Per la Democrazia Cristiana, che rivolge un'attenzione particolare al ruolo
dell'Italia nell'ambito comunitario e nel Mediterraneo, come dimostrano i due
seminari di studi sulla politica estera organizzati nel biennio 1980-1981, la si-
tuazione mondiale è "dominata dalla forte spinta imperialistica dell'URSS e dal-
l'emergere di una volontà americana di impedire che la strategia sovietica rag-
giunga nuovi obiettivi tali da alterare, in via definitiva, l'equilibrio mondiale".
Pertanto l'alterazione dell'equilibrio strategico determinato dagli SS-20 sovieti-
ci non poteva restare senza una adeguata risposta da parte della NATO, che non
equivaleva comunque a un atto di ostilità e di chiusura ma lasciava invece aper-
ta la via della soluzione negoziale (52). Tuttavia la DC respingeva l'offerta mo-
sco vita di una moratoria perché avrebbe congelato la superiorità dell'apparato
nucleare dell'Unione Sovietica mentre "una politica realistica di controllo degli
armamenti e di disarmo" poteva "essere perseguita solo da una posizione di
equilibrio e di parità delle forze" (53).
Sulla stessa lunghezza d'onda erano anche i partiti minori della maggioran-
za di governo che consideravano una "condizione indispensabile" il riequilibrio
delle forze (54) per la ripresa del dialogo Est-Ovest (55). I socialisti, con qualche
diversa posizione delle minoranze interne che si mantengono equidistanti dai
due blocchi, condannano l'espansionismo militare dell'Unione Sovietica, confer-
mano la loro concezione della pace nella sicurezza e ritengono pregiudiziale la
(51) Cfr. Minardi, art. cit., aprile 2003, p. 14-15.
(52) Si vcda la Relazionc di Flaminio Piccoli al Consiglio Nazionalc, Il 1'OlJOlo, 29
marzo 1981.
(53) Si vcda il messaggio di Flaminio Piccoli al 20 Seminario di politica cstcra (Firenzc
26-27 giugno 1981), Il Popolo, 28 giugno 1981.
(54) Si veda la Relazionc di Valeria Zanonc al Consiglio Nazionale del PLI, I:Opinione,
5 maggio 1981.
(55) I:Umanità, I maggio 1981.