Page 338 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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In pratica la Guardia di Finanza non ha avuto soluzioni di continuità. Il
passaggio dalla fase bellica a quella del critico dopoguerra non ha comportato
interruzioni o discontinuità.
In tale fase la funzione militare ha mantenuto tutta la sua considerazione ed
importanza. Invero, nella considerazione che l'evoluzione dei tempi ed il perfe-
zionamento della tecnica hanno comportato profondi mutamenti anche nei siste-
mi operativi delle organizzazioni malavitose agenti ormai su scala internaziona-
le, la stessa diurna attività di servizio diviene una quotidiana battaglia, per risol-
vere la quale sono necessari procedimenti e tattiche di impiego che non possono
prescindere da un'accurata preparazione militare.
E questo è l'impegno non solo nazionale ma in funzione europea delle
Fiamme Gialle del 2000.
La preparazione militare della Guardia di Finanza del dopoguerra
Soprattutto nell'immediato dopoguerra come in premessa accennato, il Cor-
po dovette risolvere i problemi relativi ad assicurare la copertura su tutta la fron-
tiera, che particolarmente su quella orientale, si presentavano ai limiti di possibile
immediata emergenza.
Fu necessario organizzare le Brigate di frontiera, la cui consistenza da Tar-
visio al mare era stata opportunamente intensificata, come varie organizzazio-
ni di difesa a giro di orizzonte. Con il costante appoggio degli organismi del-
lo Stato Maggiore dell'Esercito della zona, si tentò di ovviare nel miglior mo-
do possibile alle più urgenti necessità, prime tra tutte le armi ed il migliora-
mento delle strutture difensive. A questo proposito è da notare che l'intensifi-
cazione dei reparti aveva comportato il fatto che spesso questi erano in sem-
plici prefabbricati non in grado di offrire alcun riparo anche contro le armi
portatili. A cura del Genio militare si provvide alla costruzione di opportune
trincee mantenute sempre in efficienza con postazioni per armi di reparto.
Sempre clementi del Genio provvidero ad ampliare cd a rendere percorribili
alle jeeps i corridoi a ridosso della linea di frontiera, il che rappresentò anche
una remora per gli jugoslavi che spesso tentavano di spostare a proprio favore
i paletti di confine.
Un vero problema rappresentarono le armi. Il mitra Thompson dopo po-
chi colpi spesso si inceppava. Malgrado corsi veloci di addestramento vi era
poca familiarità con il F.M. Bren al quale si finiva per preferire la vecchia ma