Page 340 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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vlTroRIO  ALVINO

            non potessero prescindere da elementi abilitati  alle  funzioni  di  Stato Maggiore.
            Il  che era opportuno anche per fronteggiare una minaccia nel settore istituziona-
            le  tributario-finanziario  che  quotidianamente  perfezionava la  propria  minaccia
            utilizzando mezzi  all'avanguardia della tecnica.
                Dal  1955  la  frequenza  di  un'aliquota di  ufficiali  del  Corpo presso la Scuola
            di Guerra di Civitavecchia è stata costante ed ha trovato conferma nella richiesta,
            nel  1969 di  un  ufficiale  delle  Fiamme Gialle  titolato  per la Cattedra di  Strategia
            Globale. Nel contempo, nell'anno 1957, si  provvide a realizzare presso il  Coman-
            do Generale, una Centrale Operativa funzionante  con metodo di  Stato Maggiore
            responsabile delle operazioni anticontrabbando terrestri navali ed aeree.
                Quale  ulteriore  perfezionamento della  preparazione militare  degli  ufficiali
            nel  '53  venne disposto  che  i sotto tenenti  dell 'Accademia,  al  termine del  corso,
            venissero aggregati  presso un  reparto alpino,  periodo utilissimo  per migliorare
            l'addestramento  al  combattimento in  montagna,  che  ciascuno  ricorda  con  no-
            stalgia.  In sostanza agli inizi degli anni Sessanta la Guardia di  Finanza aveva as-
            sunto  nel  settore  militare  la  caratteristica  di  organismo  efficiente  e  preparato
            con  le  migliori  strutture  per  ottemperare  ad  eventuali  emergenze.  Tecniche,  e
            modalità, come in  precedenza accennato, adattate anche alla funzione istituzio-
            nale con notevole incremento di  risultati.



            Il periodo anni Sessanta - anni Ottanta
                La  caratteristica  preminente  del  periodo  in  esame  era  rappresentata  dal-
            l'aperto schieramento in due blocchi tra occidente ed oriente. Il margine di con-
            tatto, peraltro, pur essendo configurato su  ben definite linee di  confine, lascia-
            va  ampi margini  di  manovra ad  operazioni  di  infiltrazione  psicologiche  spesso
            mascherate sotto forma di  idealistiche aspirazioni alla pace.
                In  ambito settoriale, peraltro, ciascun blocco tendeva all'affermazione dei  pro-
            pri sostenitori anche con aiuti militari contribuendo alla radicalizzazione di situazio-
            ni di crisi in aperti conflitti. Anche il nostro Paese non fu  immune da tali manifesta-
            zioni. Verso la metà degli anni Sessanta in Alto Adige, fenomeni di irredentismo con-
            dotti in prima fase  con attentati ad impianti fissi,  ebbero un salto di  qualità con
            veri  e propri attentati che alla  Guardia di  Finanza costarono vittime e danni (4).



                (4)  Particolarmente  sanguinoso  fu  l'attentato  contro  la  Brigata  di  Cima  Vallona  (Malga
            Sasso).  Purtroppo nell'azione di  contrasto dell'epoca si  manifestarono aperte difficoltà di colle-
            gamento tra le varie forze  di  polizia in  modo che  l'attività di contrasto venne condotta spesso a
            compartimenti stagni:  endemica e non ancora superata caratteristica dei rapporti tra le  forze di
            polizia del Paese.
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