Page 49 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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FORZE ARMATE E SOCIETÀ: IL RITORNO DEI REDUCI TRA INDIFFERENZA E RIMOZIONE
Dalla nota (23) che il generale Vincenzo Papino inviò per conto dell'Alto Com-
missariato per i prigionieri di guerra al Ministero degli Affari Esteri nel marzo del
1945, traspare chiaramente l'assoluta impotenza del governo italiano e la sua totale
dipendenza dalle decisioni alleate. ~c1enco dei rimpatri portati a termine era molto
modesto rispetto al numero dei prigionieri che risultavano ancora detenuti (24).
Il piano dei rimpatri pervenuto al Ministero degli Esteri (25) prevedeva il dirit-
to di precedenza per i prigionieri con "maggiore anzianità di prigionia" e dci "pa-
dri di famiglia con più figli", inoltre dovevano essere favoriti i prigionieri disloca-
ti nei paesi più lontani secondo il seguente ordine: Australia, Sud Africa, Indie e
Kenia, Medio Oriente, Inghilterra e Nord Africa e infine America. Invece gli eventi
che seguirono capovolsero completamente quest'ordine di precedenza.
Nell'ottobre del 1945 la situazione era diventata talmente pesante da spinge-
re il ministro dell'Assistenza Post-bellica ad inviare un'accorata nota (26) alla Pre-
sidenza del Consiglio e al Ministero degli Affari Esteri affinché si adoperassero
presso le autorità britanniche per sollecitare il rimpatrio dei 300.000 soldati ita-
liani ancora detenuti in Inghilterra e nei Domini. Nella nota si criticava la decisio-
ne della Commissione Alleata di sospendere «tutte le richieste nominative di rim-
patrio dei prigionieri di guerra in mani britanniche» e si sottolineava il crescente
astio dci familiari dei prigionieri che "spesso attaccano la capacità dell'organizzazione
di Governo facendone rilevare impotenza o scarso interessamento"(27).
Solamente nel gennaio del 1946 il programma effettivo dei rimpatri potè de-
collare, quando più della metà dei prigionieri provenienti dagli Stati Uniti e la to-
talità di quelli provenienti dal Nord Africa avevano fatto ritorno in patria (28).
(23) Archivio storico Ministero affari esteri (AAE), Serie Affari Politici 1931-1945, Gran
Bretagna - Prigionieri di guerra, Busta n. 62, Fascicolo n. 7.
(24) È superfluo ricordare la situazione di disordine totale in cui versava ciò che rimane-
va dell'esercito e la forte ostilità che i prigionieri in attesa di rimpatrio e i loro familiari co-
minciavano a manifestare nei confronti del governo italiano come lo stesso Alto Commissariato
riferirà solo sei mesi dopo.
(25) AAE, Serie Affari Politici 1931-1945, Gran Bretagna - Prigionieri di guerra, Busta
n. 62, Fascicolo n. 7.
(26) Ibidem.
(27) Non aiutavano il governo italiano le notizie provenienti dagli organi di stampa inglesi
che parlando di un possibile rimpatrio solo dopo il raccolto, alimentavano nell'opinione pubbli-
ca la sensazione che gli Alleati ritardassero i rimpatri per sfruttare al meglio la mano d'opera
offerta dai prigionieri.
(28) AAE, Serie Affari Politici 1946-1950, Italiani - Prigionieri ed internati, Busta n. 1,
Fascicolo n. 2.