Page 56 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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ANNA MARIA ISASTIA
Un'indagine svolta nel trienniol956-1958 accertò su 9341 internati vIsItati
ben 2016 casi, pari al 25% del totale, di malattie legate all'apparato digerente che
raggiunsero la forma conclamata negli anni successivi alla guerra. Proprio l'ulce-
ra gastroduodenale rappresentò il tipico esempio di malattia psicosomatica legata
allo stress della prigionia e all'insicurezza del ritorno (52).
Il riconoscimento formale di patologie conseguenti alla prigionia venne
sancito dalla legge n. 1240 del 1961, che all'art. 106 stabiliva la possibilità del-
la constatazione sanitaria dei danni subiti dai prigionieri anche nei cinque anni
successivi al rimpatrio (53).
La necessità di costruirsi un futuro e la scarsa considerazione pubblica finiro-
no con il far rifluire nel privato i reduci che pure nei primi anni dopo il ritorno
avevano dato alle stampe moltissime pubblicazioni sulla loro esperienza di guerra.
Tra queste alcune hanno avuto vasta notorietà. Il libro più famoso di tutti è
certamente Centomila gavette di ghiaccio di Giulio Bedeschi (54) del 1963, che è
stato tradotto in molte lingue; altrettanto famoso e molto noto sia in Italia che in
Germania, Il sergente nella neve di Mario Rigoni Stcrn (55), del 1953. Ricordiamo
ancora La ritirata di /{ussia di Egisto COl'radi, pubblicato da Longanesi nel 1964
e Mai tardi. Diario di un alpino in Russia scritto da Nuto Revelli (56) e pubblicato
nel 1946 da Einaudi.
Altrettanto interessanti sono le Memorie di prigionia del 1949 dell'ufficiale
fiorentino Giampiero Carocci, diventato poi un noto storico, catturato dai tede-
schi ad Alba (Cuneo) e passato poi nei lager di Sassonia, Polonia, Germania (57).
Molto noto è anche il Diario clandestino di Giovannino Guareschi (58), il
bestseller della memorialistica dell'internamento dei militari italiani nei lager
tedeschi. Tenente, catturato ad Alessandria e internato in Polonia e Germania,
dobbiamo alla sua penna una sintesi che merita di essere ricordata.
(52) Ivi, p. 125.
(53) lvi, p. 129.
(54) Giulio Bedeschi, Centomila gavette di ghiaccio, Milano, Mursia, 1963.
(55) Mario Rigoni Stern, Il sergente nella neve, Tòrino, Einaudi, 1953.
(56) Nuto Revelli, Mai tardi. Diario di U/1 alpino in Russia, Torino, Einaudi, 1946. La
strada del Davaj a cura di Nuto Revelli, Torino, Einaudi, 1966.
(57) Giampiero Cuocci, Memorie di prigionia, in "Botteghe Oscure" Roma, 1949; poi
ripubblicate col titolo Il campo degli ufficiali, Torino, Einaudi, 1954 e Giunti, 1995.
(58) Giovanni Guareschi, Diario clandestino. 1943-45, Milano, Rizzoli, 1949. Il libro è
frutto di un «assemblaggio» di testi scritti durante la prigionia e discussi nel lager.

