Page 58 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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                 La  storia del  generale Carlo Trionfi  trucidato  dalle SS  con  altri  cinque ge-
             nerali  il  28  gennaio  1945  a  Shelkow durante  la  marcia  di  evacuazione  dell'Of
             64/Z per l'avanzata dell'Armata  Rossa è solo una delle  tante.  Il  Ministero della
             Difesa  non  ha  mai  inviato  la  documentazione di  servizio che avrebbe permesso
             di  processare i colpevoli, mentre il  Presidio militare di  Ancona ritardò in  tutti i
             modi  la  traslazione della salma nel195S  ((iO).
                 Abbiamo visto che il  mondo politico  nel  secondo dopoguerra temette la  pos-
             sibilità  di  un  partito dei  reduci.  Ci  fu  invece  un  moltiplicarsi  delle associazioni  di
             ex prigionieri - ognuna gelosa della sua specificità cd  impermeabile alle altre - che
             impedirono la  nascita di  una  identità collettiva dei  reduci.
                 La  prima  fu  quasi  sicuramente  l'IMIG costituita 1'11  marzo  1944  nello  Stra-
             flager 544/28 di  Magdeblll'glcmsdorf (61).  Seguì I 'Associazione Internati in Germa-
             nia nel campo italiano n.  I  (Gross-Hesepe), fondata il  16 agosto 1945 dal co!. Gae-
             tano Ferretti che fu  poi presidente, per lunghi anni, dell'ANRE eUNIRR dci  1945;
             l'ANE!  nata  negli  Oflag di  Sandbostcl  e Wietzendorf nel  1944-45  e  poi costituita
             a Torino nclluglio 1945 (62),  l'ANRP dci 1948 ((i3),  il  GUISCO (gruppo ufficiali  in-
             ternati  nello Straflager di  Colonia) dci  1984,  l'Associazione Acqui-Ccfalonia.
                 Ncll946  il  più  àttivo era  il  Comitato  nazionale  prigionieri  e  reduci  italiani
             (CNPR) che ebbe contatti con  il  luogotenente Umberto di  Savoia e a  marzo orga-
             nizzò  un convegno a  Roma (()4).
                 I:ANEI fu  fondata  a Torino nell'estate del  1945 da Lamberto Zini  (che fu  an-
             che  il  primo presidente),  sotto gli  auspici  dell' ANPI  di  cui  gli  associati  dovevano
             diventare parte.  Le  sezioni dell' ANEI  sarebbero state equiparate a quelle degli al-
             tri  partigiani.  La  resistenza degli  IMI  veniva  riconosciuta dal  CLN come parte del
             più  ampio fenomeno  resistenziale italiano.
                 La  prima  mozione  di  solidarietà  e  ringraziamento  per  la  resistenza  degli
             internati  fu  votata dal  CLN Alta  Italia il  27  marzo  1944 (65).



                (60)  Claudio Sommaruga, Per  11011  dimenticare,  Brescia, Ed. ANEI, 2001, p.  20-21.
                (61)  Associazione IMIG,  in Il dovere della memoria, a cura di  Claudio Sommaruga e Olindo
             Orlandi,  Roma, ANRP,  p.  'IH7-IHH.
                (62)  Nell'estate del  1946, a Tòrino, si  costituÌ  l'ANEI le  cui  sezioni dovevano essere equi-
             parate  a  quelle  degli  altri  partigiani  c  confluire  nell' ANPI.  L'ANEI  riuniva  solo  i  reduci  dal-
             l'internamento in  Germania.
                (63)  Alla fine della seconda guerra mondiale l'Ass. Naz. Reduci confluì nell'Ass. Naz. Combat-
             tenti  dando vita  aIl'ANCR.  La  fusione  fu  contestata e  dalle  ceneri  dell'A.N.H..  nacque  l'A.N.R.P.
             che l'aggruppava anche i reduci  dai  campi alleati cd  i reduci della guerra di  liberazione.
                (64)  Il Messaggero,  29  marzo  1946.
                (65)  Il  testo della  mozione è riportato in  Bianca Ceva, Il Comitato di Uherazione nazionale
             Alta Italia e gli il/temali militari, ANE1,  «Quaderni CSDI»,  1967, n .. 4,  p.  47-48.
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