Page 72 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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STEFANO B. GALLI
e le disfunzioni burocratiche, il riconoscimento della legittimità della domanda solo
ad alcuni esponenti di un gruppo famigliare, con l'obiettivo di spezzarne l'unità, fu-
rono gli strumenti ai quali ricorsero i comitati popolari per arginare il fenomeno (21).
Le ragioni dell'Esodo
Inviato del Corriere della Sera, nelle ultime settimane dell'inverno del 1947, per
testimoniare l'esodo della popolazione giuliano-dalmata dalle sue terre verso l'Ita-
lia, Indro Montanelli, che inizialmente aveva creduto che esso riguardasse esclusi-
vamente una fascia della popolazione, di orientamento anticomunista, che aveva le
risorse per sostenersi e vivere anche all'estero, ammette di cssersi sbagliato e scrive
che "per il 95 per cento questi csuli sono dei poveri diavoli e le loro masserizie ne
denunciano la miseria. Ammassate in lunghi capannoni alla Scomcnzera e alla Giu-
decca, lunghe teorie di materassi sdruciti, di cassettoni traballanti, di letti sganghe-
rati, di sedie e di tavoli zoppi, di gabbiuzze con canarini spauriti, di cagnetti bastar-
di legati con uno spago documentano l'origine proletaria dci loro proprietari. Il co-
munismo e l'anticomunismo non c'entrano. Non fuggono i contadini perché sono
anticomunisti, non fuggono gli operai e gli artigiani, non fugge il comunismo chi
non ha nulla da perdere" (22). Più chc "indignata", come la definisce Petacco, que-
sta testimonianza del più grandc maestro del giornalismo italiano della seconda
mctà del Novecento è acuta e illuminantc poiché sottolinea con la giusta forza la
deideologizzazione delle ragioni dcII 'esodo, largamente circoscritte alle condizioni
economiche c sociali degli esuli, indipendentemente dalla loro fcdc politica.
Tra le cause dell'esodo, le condizioni economiche della popolazione non furo-
no lc uniche ragioni che indussero almeno 250.000 italiani ad abbandonare l'Istria
e la Dalmazia, le proprie case, gli averi, i paesi natali, per cercarc accoglienza in
Italia, ma anche in Australia e oltrc Oceano. Indubbiamente, le cause dell'esodo fu-
rono plurimc. Anzitutto connesse al radicale mutamento politico avvenuto che im-
plicava un parimenti drastico e repcntino cambiamento di mcntalità, di modelli
culturali c comportamentali, di abitudini quotidiane, sul terreno cconomico, socia-
le, burocratico-amministrativo, religioso. "Lo sconvolgimento totale delle abitudi-
ni, dci valori consolidati, delle tradizioni, la criminalizzazione dclla vita religiosa,
l'azzeramcnto delle consuetudini sociali e un senso di completa estraneità alla nuo-
va c complessa realtà - ha scritto, con un pò di risentimcnto, Guido Rumici - fu-
rono fattori decisivi che influenzarono pesantemente la clecisione di partire" (23).
(21) Cfr. E. Sestan, Venezia Giulia, cit., 1'.184-188.
(22) I. Montanelli, cito in: A. Pctacco, L}esoc/o, cit., p. 156.
(23) G. Rlimici, Fratelli d'lstria. Italial/i divisi, MlIl'sia, Milano 200 I, p. 12.

