Page 95 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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L'OPINIONE PUI\I\UCA E LE CLAUSOLE DEL TRKITATO DELLA PACE DI PARIGI
oppure "Il regime di terrore oltre la linea Morgan", sino a un duro attacco alle
posizioni di Togliatti sulla questione triestina da parte di Aldo Garosci (27).
La conferenza di Londra viene seguita nei suoi passaggi più delicati con atten-
zione. Quasi ogni giorno appaiono sulla stampa articoli e fondi di commento rela-
tivi ai singoli temi trattati dai cinque ministri degli Esteri. Se le speranze sul man-
tenimento delle colonie, almeno di quelle prefasciste, sfumano immediatamente
(''Alleati Si, Colonie No" è il titolo di un articolo del Corriere due giorni dopo l'a-
pertura della conferenza), ben più articolata appare la questione delle altre clauso-
le, e in parti colar modo quelle inerenti i confini e le riparazioni. Sul primo tema le
prese di posizione sono quasi unanimemente drastiche. Per gli azionisti il nuovo
principio etnico applicato ai confini orientali stravolge gli accordi di Rapallo:
"Ma sarebbe tuttavia un sacrificio accettabile, se fosse accompagnato dal chia-
ro c definitivo riconoscimento dell'appartenenza all'Italia delle città che come
Trieste, Fiume, Pola, Gorizia, Capodistria, Pisino, Parenzo, sono indiscutibilmente
italiane" (28).
Circa le riparazioni, il Corriere evoca nuovamente Versailles:
"A tutti è chiaro che, se veramente saremo costretti a far fronte a considerevo-
li richieste di riparazioni, il processo di riassestamento della nostra economia, che
già si svolge cosÌ lento, in mezzo a infinita difficoltà, dovrà subire una ulteriore c
forse assai lunga battuta d'arresto" (29) .
. Si comprende che gli Stati Uniti hanno su tale questione un atteggiamento me-
no drastico degli altri, e che circa la spoliazione dei fattori produttivi nazionali a
scapito di Jugoslavia e Unione Sovietica, vi è anche l'opposizione di potenze certo
non amiche dell'Italia, come la Francia e la Gran Bretagna. A questo proposito,
riappare la rabbia di Borsa verso l'atteggiamento del governo di Londra c in mo-
do particolare di Bevin. Per il direttore del Corriere ogni posizione emersa dalla
conferenza è giustificabile, compresa quella sovietica:
"TÌJtto si capisce ( ... ) meno ciò che, a torto o a ragione, si pretende sia il
nuovo orientamento della politica inglese verso di noi" (30).
(27) Aldo Garosci, "'Ii'ieste e le posizioni comuniste", in: L:ltalia Libera, 18 settembre
1945, 'p. lo
(28) "II confine orientale", in: L'Italia Libera, 20 settembre 1945, p.I.
(29) Libero Lesti, "Riparazioni di guerra", in: Corriere d'Informazione, 14 settembre
1945,p.1.
(30) M.B. (Mario Borsa), "Dall'interesse al disinteresse?", in: Corriere d'Informazione,
22 settembre 1945, p. 1.

