Page 97 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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           Dunque bisognerà accettare, per chiudere il  doloroso capitolo della guerra ma
       anche del fascismo e al contempo per rendere più malleabili gli Alleati dinanzi al-
       la  futura  collocazione  internazionale dell'Italia.  Ma bisognerà accettare avverten-
       do gli italiani  più turbolenti, sia quelli più riflessivi, che ben presto quelle clausole
       saranno riviste e  forse  ribaltate a favore  di  Roma.  Si  tratta dell'abbozzo cii  una li-
       nea che diventerà quella governativa ufficiale nel  corso di  tutto il  1946 e fino alla
       firma  e alla  ratifica del  1947.

           La conclusione della prima sessione clelia conferenza lascia comunque un sen-
       so di  profondo sconforto, quasi di disperazione.  Il  cattolico Cltalia elenca i nume-
       rosi  nodi  rimasti  irrisolti, dai  confini alle colonie, individuando nelle  posizioni di
       "alcuni partiti italiani", poco attente al  bene comune, l'origine cii  un atteggiamen-
       to poco clemente degli Alleati (35). Anche i repubblicani accolgono con cocente de-
       lusione i risultati di quello che avrebbe dovuto essere "il primo atto concreto, con-
       clusivo, dell'opera di  ricostruzione" (36).  Persino l'Avanti!, che sino ad allora aveva
       tentato di  navigare a vista, volando alto su  alcuni  temi  e cercando soluzioni  pres-
       soché impossibili per altri, conclude i reportages dalla capitale inglese constatando
       il  fallimento  della  Conferenza:  la  pace che scaturirà  dagli  incontri  dci "Grandi",
       commenta il  giornale socialista, non garantirà né l'unità europea né la libertà ita-
       liana "nei nostri giusti confini" (37).
           La cosiddetta "seconda sessione" della conferenza, ossia il vertice tripartito di
       Mosca del  15 -26 dicembre 1945, sancisce un  nuovo punto di  non ritorno. La  de-
       cisione  dei  ministri  degli  Esteri  statunitense,  britannico e  sovietico  di  convocare
       per l'estate successiva una conferenza per la  pace con  l'Italia estendendola anche
       alla  Francia viene accolta con complessiva  insoddisfazione dall'opinione pubblica
       italiana.  Se  l'Unità affronta la  cronaca da  Mosca (dove Molotov viene presentato
       dall'organo del  Pci come il  protagonista assoluto) con entusiasmo e soddisfazione,
       sino al  notevole "Dalla conferenza di  Mosca parte in  questo momento per l'Italia
       un  'Buon Natale' veramente di  pace" (38),  di  ben altro tenore sono le  reazioni  del
       resto del Paese. Anche gli alleati socialisti si  distinguono dall'ottimismo del  Pci, ri-
       portando i commenti  negativi  pressoché  unanimi  che  Mosca  ha  suscitato  in  ita-
       lia (39).  I monarchici  del  Partito  democratico italiano di  Selvaggi  titolano sul  loro



          (35)  Dino Del  Bo,  'Tltalia aspctta", in:  L:Ita/ia, 30 scttembrc 1945, p.  1.
          (36)  Accrba delusione,  in:  J:/ta/ia del Popolo, 4 ottobre 1945, p.  L
          (37)  "Prcgiudiziale pericolosa",  in:  Avanti!, 40ttobrc 1945, p.  L
          (38)  "A  maggio la  pace per l'Italia", in:  I:Unità,  25 diccmbre  1945, p.  1.
          (39)  "I primi commcnti a Roma" in: Avanti!, 28  dicembrc 1945, p.  1.
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