Page 173 - Giuseppe Garibaldi. L'Uomo. Il Condottiero. Il Generale - Atti 10 ottobre 2007
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Giuseppe Garibaldi. l ’ uom o, il condottiero, il Generale
Ben presto l’opinione pubblica britannica dimostrò nuovamente tutta la sua sim-
patia per il generale. Mille sterline furono raccolte per le sue cure, medici inglesi si
recarono in Italia per visitarlo e Lady Palmerston gli inviò un letto speciale. Lord
Russell si rese interprete di questi sentimenti, autorizzando il vice-console a La Spe-
zia Leve a visitare in carcere Garibaldi (che aveva richiesto tale visita) e dando istru-
zioni perché a spese del Foreign Office fossero forniti al Generale tutti i generi di
conforto necessari . Il 5 ottobre si svolse a Londra, a Hyde Park, una dimostrazione
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di protesta per l’arresto di Garibaldi, alla quale, secondo gli organizzatori, partecipa-
rono circa 100 mila persone. Un gruppo di audaci cattolici irlandesi si impadronì del
palco degli oratori al grido di «Viva il Papa!» e si scontrò con la massa dei manife-
stanti. Si ponevano così le basi del futuro viaggio di Garibaldi in Inghilterra, trionfale
ma anche fonte di controversie.
La visita di Garibaldi a Londra nel 1864
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La visita a Londra ebbe un prologo tutt’altro che felice a Malta . Garibaldi si
recò, infatti, a Londra via mare, volendo evitare di attraversare la Francia il cui suolo
diceva allora di non voler più toccare a causa della recente cessione di Nizza. Tra
gli amici inglesi di Garibaldi ve ne era uno di nome Andrews che come importante
socio della società di navigazione Peninsular and Oriental Company ottenne che
uno dei piroscafi facenti servizio tra Marsiglia, Genova e Malta, il Valletta, con il
pretesto della necessità di riparazioni, deviasse per poche ore dalla sua rotta imbar-
cando il 21 marzo a Caprera Garibaldi ed il suo seguito, composto dai figli Menotti
e Ricciotti, dai segretari ed amici Giuseppe Guerzoni e Giovanni Basso, dal Tenente
Colonnello Chambers, dei Liverpool Rifles Volunteers, dal medico Giuseppe Basile,
dallo spagnolo L. Sanchez Deus e da Paolo Poltronieri. A Malta Garibaldi si sarebbe
poi imbarcato sul vapore ripon, della stessa compagnia, in servizio per Southampton
con scalo a Gibilterra.
L’arcipelago maltese viveva una condizione politica e soprattutto religiosa del
tutto peculiare. Già di fatto indipendente dal XVI secolo come feudo dell’Ordine
Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, nel 1802 era stato occupato dall’In-
ghilterra, divenendone colonia nel 1815. La popolazione fervidamente cattolica era
governata da una potenza coloniale ove una confessione protestante, l’Anglicanesi-
27 Cfr. russell a Hudson, 15-9-62, FO 45/20, n. 233 e Hudson a russell, 17-9-62, FO 45/26, n.
337.
28 Sul soggiorno a Malta, cfr. de Leonardis, Malta tra Risorgimento e anti-Risorgimento…, cit.,
V. Laurenza, Garibaldi a Malta, in Archivio storico di Malta, a. 111, nn. 1-4 (gennaio-di-
cembre 1932), pp. 143-161, E. Michel, Ancora di Garibaldi a Malta nel 1864, ivi, a. IV, n. 1
(gennaio-marzo 1933), pp. 52-58.