Page 40 - Giuseppe Garibaldi. L'Uomo. Il Condottiero. Il Generale - Atti 10 ottobre 2007
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            Alcuni documenti relativi all’arresto di Garibaldi a Chiavari


            Il maggiore Petitti di Roreto, Capo di S.M. del II Corpo d’Armata al comandante dei
            Carabinieri di Genova (per la consegna a un capitano della stessa Arma).
                                                                       6 settembre 1849
               Sig. capitano,
               Ella è invitata di recarsi immediatamente a Chiavari per ricercare colà del famige-
            rato Garibaldi, e presentarvisi, a fine di assicurarsi della sua persona con quei migliori
            modi che sarà possibile.
               La S.V. Ill.ma il consiglierà a non opporre resistenza, assicurandolo dei suoi buoni
            trattamenti e d’ogni riguardo.
               Gli dirà che è ordine del ministero che venga arrestato, che quindi un tal ordine
            vuol essere assolutamente eseguito, e che ogni opposizione dal suo canto non ridon-
            derebbe che in suo danno.
               Lo informerà che il regio commissario domanderà ulteriori istruzioni al mentova-
            to ministero, ma che frattanto egli dovrà lasciarsi condurre in quel luogo sicuro che
            sarà determinato dallo stesso regio commissario.
               Lo accerti, infine, che non gli sarà fatto alcun male, e che gli sarà sicuramente fatta
            la facoltà d’emigrare nella contrada che sceglierà.
               V.S. Ill.ma userà in proposito la massima prudenza e tutte le precauzioni neces-
            sarie onde potersi assicurare in modo positivo della persona dell’individuo di cui si
            tratta, ed evitare nel tempo stesso quanto potrebbe turbare la pubblica quiete.
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            Il maggiore Ceva di Nuceto al Generale La Marmora.
                                                               Genova, 7 settembre 1849
               A mente dei venerati ordini di V.S. Ill.ma ho fatto ieri partire per Chiavari il capi-
            tano sig. Basso, con incarico di portarsi da quell’intendente e concertare con esso lui
            il modo di condurre qui l’ex–generale Garibaldi, giunto colà la sera antecedente.
               Ho dato al prefato capitano le più dettagliate istruzioni sul modo di condursi in
            tale delicata incombenza onde evitare qualche manifestazione o rivolta per parte di
            quelli abitanti, e quindi perché usasse i raccomandati riguardi verso lo stesso Garibal-
            di, se si arrendeva e se si lasciava qui condurre.
               Il Garibaldi gode di una immensa influenza su gran parte delle popolazioni di que-
            sta divisione, e certo se si fosse  rifiutato di qui venire od avesse opposta resistenza,
            avrebbe trovato assistenza in tutti quei esaltati, e sarebbero nate gravi collisioni, mas-
            simamente ch’egli era stato accolto a Chiavari con grande entusiasmo, e che taluni di
            quella milizia avevano fatte delle minacce all’intendente, come V.S. Ill.ma rileverà
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