Page 69 - 150° Anniversario II Guerra d'Indipendenza - Atti 5-6 novembre 2009
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le operazioni terrestri nella campaGna del 1859                      69



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                   taglia che si origina il 24 giugno è anch’essa non pianificata . In sostanza, la
                   battaglia di Solferino e San Martino come prima la battaglia di Magenta, è una
                   vera e propria “battaglia d’incontro” nella quale prevale Napoleone III che, a
                   differenza del nemico, ha a disposizione una robusta riserva che gli permette
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                   di intervenire sulle sorti finali della scontro .
                      Napoleone III, informato che gli austriaci hanno occupato Solferino, de-
                   cide di proseguire la marcia verso il Mincio e dispone che all’alba del 24
                   l’esercito alleato, ripartito in tre gruppi, muova in tre direzioni parallele: l’ar-
                   mata sarda, in direzione di Pozzolengo (ala sinistra); il I e II Corpo d’Armata
                   francese, in direzione di Solferino e Cavriana (centro dello schieramento); il
                   III e IV Corpo d’Armata francese in direzione di Guidizzolo e Medole (ala
                   destra). La guardia imperiale deve sostare a Castiglione di riserva. Quello
                   stesso giorno mentre i franco-sardi si muovono verso il Mincio, gli austriaci,
                   secondo gli ordini di Francesco Giuseppe diramati il 23 a sera, marciano verso
                   il Chiese in senso opposto. Iniziata la marcia, già dalle prime luci dell’alba le
                   colonne franco-sarde si scontrano con le avanguardie austriache, trasforman-
                   do progressivamente i combattimenti isolati in una grande battaglia campale.
                   All’alba del 24 il generale Baraguey comandante il gruppo centrale (I e II
                   Corpo d’Armata francese) fa avanzare contro il nemico la 1ª Divisione Forey
                   che costringe gli austriaci (V Corpo d’armata del generale Stadion) ad arre-
                   trare fino a Solferino e dopo aver schierato le artiglieri sulle alture circostanti,
                   d’accordo con il maresciallo Mac Mahon (II Corpo d’Armata francese), avan-
                   za tutte le truppe del I e II Corpo d’armata. Frattanto le truppe del maresciallo
                   Niel (IV Corpo d’Armata francese) del gruppo di destra diretto su Guidizzolo,
                   conquistano alle 12.00, dopo aspri combattimenti, il villaggio di Medole, ri-
                   manendovi in attesa di un contrattacco. Alle 11, Napoleone III ordina alle
                   truppe del I e II Corpo d’armata di prendere Solferino che, dopo essere con-
                   quistato e perduto nel corso di una serie di sanguinosi attacchi e contrattac-
                   chi, viene definitivamente occupato alle 13.30 con l’aiuto determinante della
                   Guardia. Poco dopo il maresciallo Mac Mahon dirige le sue truppe, rinforza-
                   te da unità della Guardia, verso Cavriana che è occupata intorno alle 17.00,




                   75  comando del corpo di stato maGGiore-ufficio storico, La guerra del 1859… cit.,
                      Vol. II: Narrazione... cit., pp. 212-291; m. milani, Le battaglie di Solferino e San Mar-
                      tino, Rudiano (BS), GAM, 2008, pp. 30-83.
                   76  P. pieri, Dal Chiese al Mincio - strategia austriaca e francese nella campagna del
                      1859, in Mantova nel Risorgimento: La campagna del 1859, atti del 1° Convegno di
                      Storia militare… cit., pp. 63-78, in particolare p. 71.
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