Page 72 - 150° Anniversario II Guerra d'Indipendenza - Atti 5-6 novembre 2009
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72 150° anniversario della ii Guerra d’indipendenza. atti del conveGno
a massa, riparte l’attacco simultaneo delle truppe sarde, che, nonostante sia
condotto “con deficiente unità di comando” motivo di grandi perdite, va
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finalmente a segno. Verso le 20 i piemontesi conquistano finalmente le alture
di San Martino, mentre l’VIII corpo d’armata austriaco si ritira velocemente
ma ordinatamente da Pozzolengo, seguendo l’arretramento generale di tutte
le truppe imperiali ordinato da Francesco Giuseppe. Rimangono in mano pie-
montese circa 200 prigionieri e 5 cannoni.
In conclusione, per “quasi 14 ore, 22.000 italiani con 48 cannoni, a suc-
cessive riprese e sprezzando le sanguinose perdite hanno attaccato 20.000
austriaci, collocati in buone posizioni ed appoggiati da 80 cannoni” .
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Mentre si combatte a San Martino, la 1ª Divisione (generale Durando),
rinforzata più tardi da 9 battaglioni, 4 squadroni e 12 pezzi della 2ª Divisione
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(generale Fanti), combatte a Madonna della Scoperta . La località, situata tra
San Martino e Solferino riveste una particolare importanza in quanto rappre-
senta il delicato settore dove dovrebbe realizzarsi il collegamento tra l’Arma-
ta sarda e quella francese e avanzare su Pozzolengo la 1ª Divisione sarda.
Verso le 3, infatti, parte da Lonato una ricognizione al comando del tenen-
te colonnello Casanova, costituita da 3 squadroni di cavalleggeri, 4 battaglio-
ni di fanteria (3 di bersaglieri e 1 di granatieri) e aliquote di artiglieria, seguita
dalla Brigata Granatieri. Verso le 8.30, a ovest di Madonna della Scoperta si
verificano i primi scontri tra le truppe sarde, al comando del tenente colon-
nello Caselli. Madonna della Scoperta conquistata dai Granatieri verso le 11,
viene perduta un’ora dopo a seguito di un forte contrattacco austriaco che
causa gravi perdite in vite umane e prigionieri, costringendo i granatieri sardi
ad una precipitosa ritirata che in certi punti diviene una vera e propria rotta .
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Il sopraggiungere della Brigata Savoia ristabilisce la situazione, permettendo
di contenere i contrattacchi austriaci che di fatto cessano. Le truppe nemiche
si schierano sulle alture, ad est di Madonna della Scoperta, mentre un piccolo
avamposto occupa ancora il casale stesso. Con l’arrivo delle truppe della 2ª
80 comando del corpo di stato maGGiore-ufficio storico, La guerra del 1859… cit.,
Vol. II: Narrazione... cit., p. 189. “Non è agevole farsi un‘idea esatta dello svolgi-
mento particolareggiato dell’azione in quest’ultimo e decisivo attacco. Anche allora
esso fu condotto con deficiente unità di comando, sicché la vittoria fu ottenuta solo a
prezzo di molto sangue”.
81 ibid., p. 193.
82 ibid., pp. 194-211.
83 m. milani, Le battaglie di Solferino e San Martino ..cit. p. 91-92.