Page 101 - Atti 2012 - L'Italia 1945-1955. La Ricostruzione del Paese e le Forze Armate
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velivoli da addestramento e da trasporto realizzati dall’industria nazionale sulla
base di nuovi progetti o tramite la rielaborazione di macchine concepite nel pe-
riodo bellico, dall’altro all’introduzione sui velivoli in linea di modifiche spesso
ingegnose, atte a prolungarne la vita operativa. In relazione al primo di questi due
obiettivi il Nucleo Sperimentale Volo curò il rilievo delle caratteristiche del nuovo
addestratore FIAT G.46, valutando le prestazioni dell’impianto frenante Messier
e svolgendo le prove necessarie all’omologazione del motore Alfa Romeo 115
ter da 225 cv, e sempre nel 1949 portò a termine un’analoga attività sul G.212 e
sul primo dei quattro trimotori G-12L, con motori A.R.128 R.C.18 in luogo dei
FIAT A.74, costruiti su commessa dell’aeronautica tra il giugno del 1948 e l’aprile
del 1949. Quanto al secondo, l’attività interessò innanzitutto il trimotore Savoia-
Marchetti SM.82, che, per quanto non più in produzione, rimaneva una delle mac-
chine di punta dell’Aeronautica militare e richiedeva indispensabili interventi di
ammodernamento, mirati in particolare ai propulsori. Per consentirgli di operare
a quote superiori ai 6.500 metri della tangenza massima di progetto nel 1947, la
SIAI modificò l’esemplare M.M. 60283 applicando ai suoi motori A.R.128 delle
turbine Moss provenienti dai motori Allison del P-38 Lightning. A Guidonia il
personale del Nucleo Sperimentale Volo verificò la validità della modifica rag-
giungendo a pieno carico i 10.000 metri avendo ancora un rateo di salita di 3 m/s,