Page 99 - Atti 2012 - L'Italia 1945-1955. La Ricostruzione del Paese e le Forze Armate
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II SeSSIone - Forze ArmAte e SocIetà                                 99






































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             FIAT,  e tre dall’egiziana sAiDE.
                Il G.59 ed il G.46 furono ancora più determinanti per la ripresa dell’attività
             della FiAT Aviazione grazie alla consistenza delle commesse nazionali ed estere.
             Il G.59, derivato dal G.55 sostituendo al motore Daimler-Benz 605 un Rolls-Roy-
             ce Merlin 500/20 da 1.420 cv con elica quadripala e rimuovendo la quasi totalità
             delle installazioni d’armamento, fu costruito in 204 esemplari in configurazione
             monoposto e biposto, 173 dei quali a partire dal 1950 andranno ad equipaggiare
             le scuole di volo di 2° periodo di Lecce e di Cagliari Elmas, oltre ai centri di
             addestramento al volo ed alle squadriglie collegamento, rimanendo in linea fino
             agli anni ’60. Anche il G.46 riprendeva la formula del G.55 utilizzando però un
             motore meno potente, il de Havilland Gipsy Queen da 225 cv prodotto su licenza
             dall’Alfa Romeo come A.R.115 ter. il primo prototipo aveva volato il 25 giugno
             1947 ed era stato subito ordinato in 12 esemplari dall’Argentina, che ne avrebbe



             5  La Avio Linee Italiane era stata costituita dalla FIAT nel 1926. Sopravvissuta alla guerra,
                nel 1949  dette vita, con altre quattro compagnie minori, alla ALI-Flotte Riunite che operò
                fino al 31 marzo 1952 quando venne assorbita dalla LAI-Linee Aeree Italiane. Utilizzò
                trimotori di costruzione FIAT e fu con il G.212 I-ELCE che la squadra del “Grande Torino”
                trovò la morte il 4 maggio 1949, nello schianto contro il muraglione posteriore della basilica
                di superga.
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