Page 104 - Atti 2012 - L'Italia 1945-1955. La Ricostruzione del Paese e le Forze Armate
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104 L’ItaLIa 1945-1955, La rIcostruzIone deL Paese e Le Forze armate
l’ottobre del 1942 ed il luglio del 1943. La versione prodotta dall’Ambrosini nel
dopoguerra presentava però modifiche sostanziali che interessavano in primo luo-
go il motore. Ne furono acquisiti 28 esemplari biposto e 117 monoposto, utilizzati
per l’addestramento avanzato e per l’allenamento dei piloti in servizio presso lo
stato maggiore e gli alti comandi.
Il programma MDAP continuava intanto a far affluire in Italia nuove macchi-
ne destinate a potenziare le diverse specialità dell’Aeronautica Militare. A parti-
re dal dicembre del 1950 arrivarono così 82 cacciabombardieri Republic P-47D
Thunderbolt, che andarono ad equipaggiare gli stormi 5° e 51°, sostituendovi gli
Spitfire e rimanendo in linea fino al 1953 quando furono a loro volta sostituiti dai
Republic F-84G Thunderjet. La linea d’addestramento si arricchì invece del ro-
busto e collaudato biposto Noth American T-6 Texan, la cui fornitura era iniziata
già sul finire del 1948, e 230 di queste macchine arrivarono alle scuole di volo di
2° periodo di Brindisi, Lecce e Cagliari, mentre i nuovi reparti antisommergibi-
li dell’Aviazione per la Marina ebbero 40 monomotori Curtiss S2C-5 Helldiver,
assegnati dal settembre 1950 all’86° Gruppo, e 22 bimotori da pattugliamento
Lockheed PV-2 Harpoon, consegnati nel 1952 all’87° Gruppo.
Il Vampire e la serie “80”
Le forniture statunitensi avvenivano a condizioni estremamente favorevoli,
sulla base dei dettami del mutual Defence Assistance Programme inteso a rivita-
lizzare le capacità di difesa dei paesi europei, e proprio per questo motivo ebbero
riflessi negativi sull’industria nazionale. L’abbondante disponibilità di materiale
a basso costo veniva a frustrare le speranze di una ripresa produttiva nel settore
dei velivoli da combattimento e non solo, investendo i settori dell’addestramento
e del trasporto, ed anche le costruzioni su licenza, già in corso per il velivolo a re-
azione de Havilland D.H.100 Vampire a metà del 1950, si sarebbero rivelate eco-
nomicamente svantaggiose rispetto all’acquisizione delle macchine più avanzate
in arrivo dagli Stati Uniti. Il caso del Vampire è comunque interessante perché fu
il primo esempio di programma di cooperazione tra più industrie, FIAT e Macchi
per la cellula, Alfa Romeo per il motore, che permise di mettere a punto metodo-
logie e procedure innovative.
Il velivolo britannico, di costruzione mista legno-metallo ed equipaggiato con
un motore con compressore centrifugo, quale il de Havilland Goblin da 1.420
chilogrammi di spinta, era l’espressione di una formula superata e la ricaduta tec-
nologica per l’industria fu quindi limitata, ma questa iniziativa servì a creare una
nuova mentalità, sia nella Forza Armata, chiamata a confrontarsi con la propul-
sione a reazione, sia nelle ditte, chiamate a cooperare. FIAT e Macchi costruirono
l’una le ali e gli impennaggi, l’altra la fusoliera, con il montaggio finale che avve-
niva nelle due linee di assemblaggio allestite a Torino e Varese. La FIAT costruì
65 esemplari della versione FB Mk.52 e la Macchi 78, ai quali si aggiunsero 5