Page 103 - Atti 2012 - L'Italia 1945-1955. La Ricostruzione del Paese e le Forze Armate
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militari e civili, sia in campo internazionale, con una produzione complessiva di
poco inferiore alle 300 unità con diverse motorizzazioni, dai 65 cv delle prime
50 macchine agli 85, ai 90 e ai 100 cv di diverse versioni del motore Continental.
L’Aeronautica Militare ne acquistò 80 esemplari per l’addestramento primario ed
il collegamento, trasferendo, nell’autunno del 1950, i 40 ancora efficienti all’A-
ero Club d’Italia che li avrebbe utilizzati per più di venti anni. La permanenza a
Guidonia del M.M.52927, imposta dalla necessità di procedere al rilievo delle sue
caratteristiche per verificarne la rispondenza contrattuale, durò dal 3 al 29 ottobre
1949.
Nel mese di novembre dello stesso anno, il Reparto Sperimentale Volo si con-
frontò invece con il FiAT G.59 il primo esemplare della versione biposto della
prima serie (G.59-1B NC1) arrivò a Guidonia il 30 novembre e l’attività speri-
mentale con questo velivolo da addestramento avanzato si protrasse a lungo so-
vrapponendosi a quella svolta con un altro addestratore di concezione nazionale, il
SAI Ambrosini S.7, proposto quale possibile alternativa al FIAT G.46 di cui mon-
tava lo stesso motore, l’A.R. 115 ter da 225 cv a 6 cilindri in linea, ed anch’esso
destinato ad essere lungamente utilizzato presso le scuole di volo. il primo pro-
totipo di questa macchina progettata dall’ingegner Sergio Stefanutti aveva volato
il 9 luglio 1939 ed il velivolo era stato poi valutato a Guidonia quale possibile
soluzione per la scuola caccia venendo acquisito in una decina di esemplari tra