Page 81 - Le Operazioni Interforze e Multinazionali nella Storia Militare - ACTA Tomo I
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          risultati alterni, tentano di battersi gli Uffici Storici, e con sempre maggiore consapevo-
          lezza da qualche anno, sono in parte note: esaurimento degli spazi fisici di conservazio-
          ne e difficoltà nel reperirne di nuovi; scarsità di risorse interne, ultimamente aggravatasi
          e ragione del rallentamento di alcuni progetti; mancanza infine di professionalità archi-
          vistiche interne all’Amministrazione: il ricorso a professionisti esterni è al momento
          prezioso e indispensabile, non avendo la Forza Armata tale specializzazione al suo in-
          terno. Al riguardo lo Stato Maggiore si sta avvalendo della peraltro gratuita supervisione
          in materia di due noti professionisti: la Prof.ssa Paola Carucci, attuale Soprintendente
          dell’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica, e il Prof. Elio Lodolini, già
          Preside della Facoltà di Archivistica della Sapienza e membro dell’Ordine internazio-
          nale degli archivi, ai quali si è aggiunta recentemente, oltre a più assidui contatti di co-
          operazione con le principali cattedre delle Università romane, la fattiva collaborazione
          stipulata con una brillante archivista, Silvia Trani, tra le più esperte di carte militari. Il
          problema del futuro si ritiene invece sia quello della conservazione permanente, anche e
          soprattutto digitale. Sono state recentemente avviate le predisposizioni per dotare la For-
          za Armata di uno strumento normativo che permetta di individuare, in maniera ragionata
          e senza soluzione di continuità, i documenti prodotti dall’A.M. che in futuro potranno
          avere interesse storico e, dunque, da selezionare per la conservazione permanente; quel-
          lo che in sostanza nell’amministrazione archivistica è definito “Piano di conservazione”.
             L’obiettivo  di un piano di conservazione  integrato  richiederà  ancora  molti  sforzi
          all’interno del complesso degli organismi della Forza Armata.
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