Page 118 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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118        la neutralità 1914 - 1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana



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             anarchico a Pisa nel gennaio . Secondo fonti della polizia, promuove lo sciogli-
             mento del Fascio libertario torinese nell’aprile ed è il fondatore della Associazio-
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             ne anarchica torinese, di cui è il primo segretario .
                L’ondata di sdegno per l’invasione tedesca del Belgio e il timore per una vit-
             toria dell’autoritarismo del II Reich coinvolgono anche alcuni socialisti, tra cui
             il deputato Oddino Morgari, tra i dirigenti nazionali più autorevoli. Morgari, per
             lungo tempo costretto a difendersi da feroci attacchi per aver compilato la doman-
             da da volontario , si allontana presto dalle posizioni dell’interventismo democra-
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             tico vicino a Salvemini, che a Torino conta pochi seguaci, in attesa della matu-
             razione di Piero Gobetti, all’epoca tra i liceali a favore dell’entrata in guerra. Ad
             agosto giovani socialisti vicini all’ala anarco-sindacalista si esprimono a favore
             della lotta contro la Germania, ma sono subito tacitati da Angelo Tasca e Umberto
             Terracini. Non comporta alcuna rottura del fronte neutralista neppure il trauma
             della conversione di Mussolini, malgrado avesse avuto un vasto seguito sotto la
             Mole specialmente tra i più giovani, tanto da esser stato tra i papabili candidati
             per l’elezione suppletiva di fine giugno; in merito, si apre un dibattito su “Il Grido
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             del Popolo” che coinvolge tra gli altri il giovane Antonio Gramsci , ma i socialisti
             torinesi rimangono convinti neutralisti, eccetto  Donato Bachi e Francesco Repa-
             ci. Allo stesso modo si comportano le organizzazioni sindacali socialiste, la cui
             posizione è espressa chiaramente da Bruno Buozzi in un comizio alla Camera del
             Lavoro il 14 settembre 1914: «Vincano gli uni o gli altri, le condizioni del proleta-
             riato non miglioreranno, peggioreranno. L’Italia deve restarne fuori» .
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                La neutralità non rimane un tema di discussione teorica, ma diventa un argo-
             mento di mobilitazione della popolazione, soprattutto da parte dei socialisti. Da
             ricerche nelle carte della Prefettura e nei principali giornali dell’epoca, tra agosto
             e maggio si contano più di una cinquantina di manifestazioni contro la guerra a
             Torino e in provincia  ed è possibile anticipare i grandi cortei e gli scontri con la
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             Pubblica Sicurezza all’estate 1914, in concomitanza con le dichiarazioni di guer-




             41  ACS, MI, DGPS, DAGR, 1915, b. 33, k2 anarchici, f. Pisa. Notizie anche in ivi, b. 28; ivi, 1914,
                 b. 35, k1 Torino.
             42  Anselmo Acutis fu tra i principali leader degli anarchici torinesi fino al 1925. Emigrò quindi in
                 Francia dal fratello Edoardo, che vi si era recato già nel 1911 sempre per motivi politici. ACS,
                 CPC, b. 15.
             43  ACS, Fondo Oddino Morgari, scatola 15.
             44  Neutralità attiva ed operante è considerato il suo primo articolo politico, «Il Grido del Popolo»
                 31 ottobre 1914, anche in A. Gramsci, Scritti politici, a cura di Paolo Spriano, Vol. 1, Riuniti,
                 Roma 1973, p. 56.
             45  P. Spriano, Storia di Torino…, cit., p. 289.
             46  “La Stampa”, “Il Momento” e “Il Grido del Popolo”; non si è considerata “La Gazzetta del Po-
                 polo” perché contraria al neutralismo.
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