Page 139 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
P. 139
II SeSSIone - l’ItalIa SocIo polItIca 139
Sonnino alla Consulta
Nelle settimane successive Salandra prese l’interim degli Esteri. Nel suo “mese
106
alla Consulta” mantenne ferma la posizione ufficiale della neutralità predisposta
da San Giuliano. Le ragioni erano sempre le stesse: difficoltà di prevedere l’esito
del conflitto, impreparazione militare, minaccia agli interessi italiani nel Mediter-
107
raneo. Tuttavia, da come esse erano state presentate a Londra , appare chiaro che
la reiterazione di questa linea era un modo per far pesare le difficoltà e tenere viva
la trattativa. Non a caso il presidente del Consiglio notava che “i vitali interessi
italiani” sarebbero usciti senz’altro compromessi da una vittoria dell’Intesa qualo-
108
ra il governo di Roma fosse rimasto nella neutralità . Salandra, insomma, era alla
ricerca di una chiara applicazione del principio che aveva annunziato al momento
109
della suo ingresso al Ministero degli Esteri: il “sacro egoismo” .
Il 5 novembre 1914 Sonnino, dopo una breve crisi di governo voluta da Salan-
110
dra per rinforzare la compagine , prese possesso del posto di San Giuliano agli
111
Esteri . Il Presidente del Consiglio, gli trasmise immediatamente il progetto di
telegramma che il suo predecessore, il 4 ottobre, aveva preparato per presentare
a Londra le richieste su cui avviare definitivamente il negoziato per l’ingresso
112
dell’Italia in guerra . Alla conclusiva redazione del “telegrammone”, così venne
tradizionalmente definita quella comunicazione, contribuì anche lo stesso Son-
nino con variazioni che, comunque, non mutavano la sostanziale continuità di
113
pensiero –su questo- con il San Giuliano degli ultimi giorni .
114
Nel progetto, cui misero mano anche Salandra e De Martino , si giunse a uno
stadio molto ben definito delle richieste italiane. La cooperazione militare avrebbe
dovuto essere molto stretta: oltre che un intervento delle flotte alleate in Adriati-
co, era previsto un immediato coordinamento con l’iniziativa militare russa da
regolarsi attraverso un’apposita convenzione militare. Sotto il profilo territoriale
106 Salandra, La neutralità…, cit., pp.375-408.
107 Salandra a Imperiali, Tittoni e Carlotti, 26 ottobre 1914, DDI, serie V, vol. II, d.42.
108 Ibidem.
109 Salandra, La neutralità…, cit., pp.379-381; un autorevole commento in Albertini, Venti anni…,
cit., pp.379-380.
110 Salandra a Sonnino, 31 ottobre 1914, d.89; sull’ingresso di Sonnino nel governo v. Martini,
op.cit., p.214, annotazione del 4 novembre 1914.
111 Su questo v. anche Aldrovandi Marescotti, op.cit., pp.54-56.
112 Salandra a Sonnino, 8 novembre 1914, ivi, d.164. la prima stesura del progetto risaliva al 25
settembre cfr. San Giuliano a Tittoni e Carlotti, 25 settembre 1914, ivi, vol.I, d.803.
113 N. Tranfaglia, La prima guerra mondiale e il fascismo, UTET, Torino, 1995, p.38; v. anche
Sonnino a Salandra , …ottobre 1914, all. a Salandra a Sonnino, 8 novembre 1914, cit., all.II.
114 De Martino a Salandra, 31 ottobre 1914 all. a ivi, all.IV; v. anche Martini, op.cit., pp. 217-224,
annotazione del 7 novembre 1914. Giacomo De Martino era il segretario generale del Ministero
degli Esteri.

