Page 260 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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260        la neutralità 1914 - 1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana



             dei prevenuti, il servizio segnalamento e dattiloscopico, la fotografia segnaletica
             e forense, etc..
                I progressi delle tecniche della polizia scientifica, promossi dalla Scuola in
             questo periodo, adottati in seguito anche dalla Polizie estere, la porteranno all’a-
             vanguardia sulla scena internazionale.



             La gestione politica dell’ordine pubblico
                Nel periodo giolittiano la lotta politica, da esercizio esclusivo di pochi notabili,
             si andò sempre più configurando, con l’intervento delle masse popolari, in una
             contesa ritualizzata nello spazio pubblico della piazza .
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                Cortei, inni e bande musicali, bandiere e stendardi, volantini e manifesti, comi-
             zi e conferenze andarono a comporre quella liturgia di massa che contribuì a dare
             forma alla “piazza giolittiana” nella quale la forza pubblica era, di norma, relegata
             ai margini in funzione di semplice controllo, mediazione e prevenzione.
                Non mancarono, tuttavia, morti e feriti nei servizi di ordine pubblico (da ora
             in poi o.p.) soprattutto nei piccoli centri allorquando la forza pubblica, numerica-
             mente esigua, si trovò costretta a fare ricorso alle armi per respingere le violenze
             o vincere le resistenze dei manifestanti.
                Tra gli episodi più sanguinosi di questo periodo si ricordano quelli di Langhi-
             rano (Parma) del 27 settembre 1911 (con 4 morti e sette feriti), di Roccagorga
             (Latina) del 6 gennaio 1913 (con sette morti e decine di feriti) .
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                Occorrerà attendere la campagna interventista del 1914 per vedere la nascita
             di una “piazza tricolore” contrapposta a quella “rossa” e “bianca” e per passare
             dalla semplice contrapposizione al contrasto attivo e alla repressione, esercitata o
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             minacciata, della piazza giolittiana e dei suoi rituali .
                Un modello giolittiano del funzionario di P.S., capace di affrontare, senza esa-
             cerbare i conflitti, le vertenze sindacali e la nuova dimensione pubblica e di massa
             della vita politica, che vede in costante crescita il ruolo dei socialisti, ci viene of-
             ferto dal Funzionario di P.S. Ernesto Carusi che operò a Verona ininterrottamente








             13  M. Isnenghi, L’Italia in piazza. I luoghi della vita pubblica dal 1848 ai giorni nostri, Bologna,
                 Il  Mulino, 2004.
             14  D. D’Urso, Giacomo Vigliani capo della Polizia, L’Impegno – Rivista di Storia Contemporanea
                 a. XXIX, nuova serie, n. 2, dicembre 2009, Varallo (VC) p. 10.
             15  Cfr. E. Gentile, Il culto del littorio. La sacralizzazione della politica nell’Italia fascista, Roma-
                 Bari, Laterza, 1993.
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