Page 261 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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             dal 1896 al 1923, anno in cui terminò in detta sede la sua carriera da Questore .
                Il Comm. Carusi per le sue non comuni doti di moderatore dimostrate nei ser-
             vizi di o.p., al fine di prevenire e depotenziare le tensioni senza ricorrere neces-
             sariamente all’uso della forza, viene ricordato dalle cronache cittadine come il
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             “papà di Verona” .
                Gli aggettivi che ricorrono con maggiore frequenza nelle segnalazioni che ne
             elogiano l’operato sono «fine», «avveduto», «intelligente», «prudente», «persua-
             sivo», «sempre riflessivo e misurato in ogni suo atto».
                Tra i tanti lusinghieri rapporti sul suo conto si riporta, di seguito, quello del
             prefetto di Verona Tivaroli, datato 24 aprile 1905, relativo al brillante servizio di
             o.p. espletato dal citato Funzionario di P.S., in occasione delle agitazioni dei fer-
             rovieri alla Stazione Centrale della Città scaligera:
                   “Nella recente circostanza dello sciopero dei ferrovieri ha dato nuova e più
                   bella prova di zelo, intelligenza ed attitudine. Impegnato nella direzione
                   del servizio di quel numeroso ed importante centro ferroviario, egli per una
                   intera settimana è rimasto anche di notte negli uffici della stazione vigilan-
                   do sul movimento degli operai, consigliando gli scioperanti a riprendere i
                   consueti lavori, rinsaldando il sentimento del dovere in quelli che non ade-
                   rirono allo sciopero, prevenendo i faziosi, reprimendo con prudente misura
                   qualche inconsulto tentativo e facendo di tutto perché il movimento dei treni
                   procedesse nel modo più regolare. Quando, a sciopero cessato, cinque ope-
                   rai avventizi, già licenziati, si presentarono nelle officine e furono rimanda-
                   ti, gli altri manifestarono subito di rimettersi in isciopero se non si fossero
                   assicurate sorti migliori ai compagni licenziati, e devesi al Cav. Carus[i] se,
                   da un lato persuadendo i ferrovieri ad esser meno corrivi nel loro proposito
                   e dall’altro provocando dalla Direzione delle ferrovie un più mite castigo,
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                   poté ottenersi che lo sciopero non fosse ripreso” .






             16  Ernesto Carusi nacque a Salerno l’11 aprile del 1862. Fu assunto alla Prefettura di Parma come
                 agente ausiliario nel personale della P.S. nel febbraio 1888. La sua tenacia e abilità di poliziotto
                 lo porterà alla qualifica di Questore di Verona nel primo dopoguerra. Tra i tanti riconoscimenti
                 ed encomi per il competente servizio prestato figura una Croce al Merito di Guerra ricevuta dal
                 Comandante della I Armata nel 1919.
             17  Per la carriera e l’operato del Funzionario di P.S. Ernesto Carusi vedasi: Andrea Dilemmi, “Si
                 inscriva assicurando”. Polizia e sorveglianza del dissenso politico (Verona, 1894-1963), Dotto-
                 rato di Ricerca in Scienze storiche e antropologiche (Ciclo XXIII  2008-2010) - Università degli
                 Studi di Verona – Dipartimento di Tempo, Spazio, Immagine, Società.
             18  Documento tratto da ACS, PS, Divisione personale P.S. (1890-1966), Fascicoli del personale
                 fuori servizio, versamento 1949, b. 185 bis, fasc. “Carusi Ernesto”.
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