Page 269 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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             apparire del tutto scontato .
                La vita politica, in Italia, in molte zone rimane
             circoscritta, superficiale o del tutto assente.
                L’incidenza dei partiti risulta debole, la parteci-
             pazione ai partiti scarsa e le forme di organizzazio-
             ne territoriale intermedie difettano anch’esse.
                Nell’Italia,  sì  descritta,  la  guerra  europea  as-
             sume l’aspetto di un “cataclisma”, di una calami-
             tà naturale, essendo esposta, malgrado tutto, agli
             eventi che non può che subire.
                La “rassegnazione” è il dato ultimo, conclusi-
             vo, con cui tanti rapporti caratterizzano l’atteggia-
             mento dei contadini.
                Anche là  dove si osserva che la  tendenza  in
             favore della neutralità è forte, quasi esclusiva, si
             rileva che “a poco a poco”, si va diffondendo la
             persuasione  che  ben  difficilmente,  l’Italia  potrà
             sottrarsi alla guerra.
                I rapporti inviati dai prefetti offrono anche l’im-
             magine di un Paese che, trovandosi gradatamente
             coinvolto nel generale conflitto europeo, è dispo-
             sto alla “prova” e che per trovare la forza si rifà
             alla sue tradizioni nazionali che sono ancora quelle
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             del Risorgimento e delle “guerre nazionali” .
                In forma discreta, quasi attenuata, emerge che
             l’unica guerra che il Paese è disposto ad accettare è
             quella contro l’Austria–Ungheria per raggiungere        Guardia P.S. di mare
             le antiche “aspirazioni nazionali” e riconquistare
             le terre irredente.



             Le radiose giornate di maggio

                La lotta pro e contro la neutralità dell’Italia, protrattasi ininterrottamente dall’i-
             nizio del conflitto generale sino all’immediata vigilia dell’intervento italiano, vie-
             ne ricordata a buon diritto nella nostra storiografia come un momento cruciale
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             nella vita della Nazione .

             36  B. Vigezzi, Da Giolitti a Salandra, cit., p. 336.
             37  B. Vigezzi, Da Giolitti a Salandra, cit., pp. 341-342..
             38  A. Gibelli, La Grande Guerra degli Italiani, BUR Rizzoli, Milano, RCS Libri, 4° ed., 2013. p.64.
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