Page 334 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
P. 334

334        la neutralità 1914 - 1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana



             era posto, lasciandosi andare ad alcune considerazioni abbastanza pessimistiche
             sulla guerra e sulla “lotta fra razze”, titolo dell’articolo del 26 agosto 1914, ove
             Douhet continua con la descrizione de « La muta che va sguinzagliandosi per pro-
             cedere all’accerchiamento. [...] Tutte le volte che una razza o un popolo vogliono
             troppo predominare, una coalizione sorge contro di lui: cento anni fa l’Europa si
             coalizzò contro Napoleone, oggi si ripete il fenomeno ai danni della Germania.»
                Sebbene i toni siano talvolta duri e decisi, le metafore che utilizza Douhet sono
             davvero efficaci: «In uno stesso scompartimento ferroviario leggiamo in italiano:
             è pericoloso sporgersi; in francese: si prega di non sporgersi; in tedesco: non spor-
             gersi. L’Italiano parla alla ragione, convince; il francese si rivolge alla cortesia,
             prega; il tedesco non ritiene necessario né parlare alla ragione né rivolgersi alla
             cortesia, è imperativo, ordina. [...] Nel caso presente, il contrasto non è così com-
             pleto perché la lotta non è limitata alle due razze fino ad ora indicate; se ad ovest la
             razza tedesca si trova in contrasto con la francese, ad est si trova in contrasto con
             quella slava, sì che se da un lato dovrà combattere con lo spirito, dall’altro troverà
             la materia. A completare il gruppo si è unito l’anglo sassone col suo spirito pratico
             e positivo, riunendo nella Triplice Intesa tutti i requisiti di un organismo sociale
             perfetto, il più adatto ad imporsi».
                Il mese di agosto, quindi, è caratterizzato da una descrizione generale delle
             forze in campo, dalla comprensione della dimensione della guerra moderna e delle
             sue nuove caratteristiche e da un’attenzione al fronte occidentale.
                Il mese di settembre sarà, invece, caratterizzato da due filoni principali. Nel
             primo prosegue il commento alle operazioni in corso; Douhet non condivide il
             pessimismo dilagante sulle sorti dell’esercito francese, aggirato dalla manovra
             tedesca attraverso il Belgio e osserva, con la logica che lo contraddistingue, che il
             quadro strategico offre ai francesi grosse possibilità di riscossa, cosa che in effetti
             accadrà con la vittoriosa controffensiva della Marna, resa possibile dalle informa-
             zioni ottenute attraverso voli di ricognizione sul teatro operativo. Ancora, Douhet
             non avverte l’importanza della Corsa al Mare, ovvero dell’estensione degli schie-
             ramenti contrapposti dalla regione parigina alla Manica, che stava avvenendo da
             entrambe le parti; consiglia ai tedeschi un arretramento strategico, sopravvalu-
             tando il ruolo di Anversa come base di una controffensiva dell’Intesa sul fianco
             nemico. L’analisi di Douhet, ovviamente, risente della mancanza di informazioni
             sulla natura della guerra in corso, cosa di cui egli inizierà a lamentarsi sempre più
             spesso.
                Rilevante l’articolo del 3 settembre, intitolato “L’oltraggio”, contenente una
             prima esaltazione del ruolo dell’aviazione attraverso una enfatica descrizione del
             primo bombardamento aereo tedesco di Parigi:«Uno, due, tre, aeroplani tedeschi
             si sono recati, volando nel terso cielo di questa fine estate, su Parigi e lasciando
             cadere alcune bombe più o meno efficaci e qualche biglietto provocante e minac-
             cioso. Danno materiale minimo, danno morale immenso.»
   329   330   331   332   333   334   335   336   337   338   339