Page 337 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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             «Oggi il dominio dell’aria è un vantaggio, ma relativo; un valido aiuto per la lotta
             sulla superficie».
                L’andamento della guerra, condotta prevalentemente su terra, dà vigore ed im-
             pulso allo sviluppo dell’aeroplano e della dottrina aerea in quanto l’aeroplano
             dimostra di essere in grado di superare lo stallo della guerra di trincea e ridare
             dinamicità alla manovra, condizione questa essenziale per riaprire e, quindi, in-
             fluenzare e, nel caso, dominare, l’andamento dell’intero conflitto.
                Con il mese di novembre, inizia il secondo filone degli articoli sui primi otto
             mesi della guerra europea osservata da Douhet. Il fronte francese perde rilievo,
             la mancanza di azioni clamorose viene interpretata da molti, non solo da Doueht,
             come rinuncia temporanea di entrambi gli schieramenti.
                Cresce l’interesse per il fronte russo: Douhet spera che la svolta tanto attesa
             provenga da qui.
                Segue un breve cenno sull’entrata in guerra della Turchia, giudicata insignifi-
             cante, con espressioni negative sull’Impero ottomano che costituiscono dei veri e
             propri pregiudizi. Douhet torna a lamentare il fatto di non avere abbastanza infor-
             mazioni, tuttavia analizza le operazioni in modo alquanto partigiano, accordando
             una fiducia indiscussa alle truppe zariste e sminuendo grandemente le vittorie
             tedesche di Hindeburg e di Ludendorff in Prussia Orientale, definite come “ma-
             novrette”.
                Riprende, poi,  un concetto dei suoi scritti del 1910 dove la guerra aerea era
             vista come strumento di accrescimento gratuito della terribilità della guerra (“I
             problemi dell’aeronavigazione”, sul quotidiano «La Preparazione» del 28-29 Lu-
             glio 1910).
                I 19 articoli di dicembre si occupano ancora delle operazioni in corso. Nell’ar-
             ticolo del 4 Dicembre si tenta di dare la colpa della guerra; colpa che Douhet ri-
             partisce equamente fra Germania, Russia e Inghilterra, mentre la Francia è assolta.
             Non si vedono prospettive di risoluzione a breve termine. Douhet continua ad
             attendere il successo russo anche per la crisi militare dell’esercito austro-ungarico
             e per gli errori strategici tedeschi, di molto esagerati.
                Concentrandosi sull’importanza assunta dall’aviazione nel conflitto, giungia-
             mo forse al più noto degli articoli di Douhet sulla «Gazzetta del Popolo», quello
             del 28 dicembre 1914, intitolato “La Guerra Aerea”: «Il giorno di Natale ed il sus-
             seguente furono allietati da numerosi voli. Forse i Re Magi nella loro pia andata,
             quest’anno, avranno confuso la benigna stella con un volo dell’uomo della notte,
             dell’uomo che non rispetta neppure il Presepio nella guerra terribile che uccide i
             bambini stretti al seno della madre. Gli idroplani inglesi hanno attaccato le navi
             tedesche nel golfo di Helgoland, gli aeroplani tedeschi hanno contrattaccato, un
             aeroplano tedesco si è spinto fino a pochi chilometri da Londra ed è stato respinto
             dall’accorrere di aeroplani inglesi. In altri punti sono avvenuti bombardamenti
             dall’alto, in terra e in mare. La guerra ha raggiunto il cielo e si intensifica: molto
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