Page 341 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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ni, che confermavano la rilevanza di questi nuovi mezzi, cosa di cui l’Inghilterra
si rese immediatamente conto.
Quello del 26 Marzo 1915, è l’ultimo articolo che inneggia all’unità delle na-
zionalità dell’Intesa per stringere il nemico nella morsa, sfiancarlo e vincerlo. Non
vi è nessun riferimento alla cessazione della sua collaborazione con la Gazzetta.
A partire dall’episodio dei 34 aeroplani britannici, Douhet iniziò a valutare la
possibilità di un uso massiccio dell’arma aeronautica. La teoria douhettiana del
bombardamento strategico si delineerà di lì ad un anno, proprio con l’intento di
superare lo stallo provocato dalla logorante guerra di trincea.
Già abbozzata nel luglio 1915, nel promemoria “Su di una organizzazione ae-
rea atta alla grande offensiva”, mandato da Douhet al Capo di Stato Maggiore
Luigi Cadorna e al Sottosegretario per le Armi e Munizioni, Generale Alfredo
Dallolio, la sua teoria venne poi affinata ed ampliata in altri due promemoria del
gennaio-febbraio 1916, anche questi fatti pervenire a Cadorna.
Il volo su Vienna progettato e realizzato da Gabriele d’Annunzio il 9 agosto
del 1918 era stato ideato dallo stesso Douhet già nel 1915. L’utilizzo dei volantini
al posto delle bombe aveva il preciso scopo di ottenere un effetto morale sull’av-
versario.
Il pensiero di Douhet influenzerà largamente la dottrina aerea fino a tutta la
Guerra Fredda, e molte delle sue argomentazioni sono ancora oggi oggetto di
discussione e confronto.
La convinzione di Douhet di acquisire, prima di ogni altra cosa, il dominio
dell’aria in maniera del tutto indipendente, per poi avviare l’azione sul territorio
con le forze di superficie, rimane un requisito di fondo tutt’ora valido, come si
vede anche dai recenti esempi della guerra del Golfo del ’91 (Operazione “Desert
Storm”) e della guerra del Kosovo del ’99 (Operazione “Allied Force”).
L’affidabilità acquisita dall’aeroplano e le sue capacità di carico, in particolare
dei più grandi velivoli utilizzati durante la guerra per il bombardamento, portano
dopo la Grande Guerra allo sviluppo del mezzo aereo anche a fini commerciali,
allargandosi al trasporto di posta e di personale e determinando, anche in questi
settori, la fine del dirigibile.
A cavallo delle due guerre si consolideranno le lezioni apprese sul campo di
battaglia.
In questo, va riconosciuto a Douhet il merito di aver aperto la strada affinché
si comprendesse quanto l’emergente potere aereo potesse dimostrare di fare la
differenza.
Nel 1923 viene costituito in Italia prima il Commissariato per l’Aeronautica e,
subito dopo, la Regia Aeronautica che diventa, così, la seconda forza aerea indi-
pendente a distanza di soli 5 anni dalla RAF inglese.
Gli anni venti sono ricordati come l’età douhettiana, a seguito della pubbli-
cazione del suo più famoso e controverso testo, “Il Dominio dell’aria” (1922),