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402 la neutralità 1914 - 1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
ta dalla delegazione quando ancora si trovava nella capitale olandese (31 luglio
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1899) .
La conferenza si aprì il 18 maggio, presso «The House in the Wood» alla pre-
senza dei rappresentanti di 26 nazioni: Germania, Stati Uniti, Austria-Ungheria,
Belgio, Cina, Danimarca, Spagna, Francia, Gran Bretagna e Irlanda, Grecia, Ita-
lia, Giappone, Lussemburgo, Messico, Montenegro, Olanda, Persia, Portogallo,
Romania, Russia, Serbia, Siam, Svezia e Norvegia, Svizzera, Turchia e Bulgaria.
I lavori furono affidati a tre comitati. Il primo affrontò il problema della limita-
zione degli armamenti e delle spese di guerra nonché quello dell’interdizione o
limitazione dell’uso di armi e proiettili esplosivi e altri metodi di distruzione. Il
secondo discusse sull’estensione delle regole per il soccorso dei feriti - definite
dalla Croce Rossa nel 1864 e nel 1868 - alla guerra marittima e la revisione della
dichiarazione di Bruxelles del 1874 riguardo alla legge e ai costumi di guerra. Il
terzo prese in esame i metodi di mediazione, arbitraggio e altre soluzioni possibili
per prevenire conflitti armati fra le nazioni. Mentre nella prima e nella seconda
commissione i delegati americani espressero alcune ma significative riserve, nella
terza mostrarono una totale condivisione di idee. «It was felt», scrivevano i dele-
gati nella relazione finale, «that a through provision for arbitration and its cognate
subjects is the logical precursor of the limitation standing armies and budgets, and
that the true logical order is first arbitration and then disarmament» .
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Al termine dei lavori (29 luglio 1899), i delegati redassero un documento finale
formato da quattro sezioni principali e tre dichiarazioni addizionali.
I: Risoluzione pacifica dei conflitti internazionali.
II: Leggi della Guerra terrestre.
III: Adattamento alla guerra marittima dei principi della Convenzione di Ginevra
del 1864.
IV: Proibizione del Lancio di Proiettili ed Esplosivi da Palloni Aerostatici.
Dichiarazione I: Sul Lancio di Proiettili ed Esplosivi da Palloni Aerostatici.
Dichiarazione II: Sull’uso di proiettili il cui oggetto è la diffusione di gas asfis-
sianti o deleteri.
Dichiarazione III: Sull’uso di proiettili che si espandono od appiattiscono facil-
mente all’interno del corpo umano.
Nella prima e nella seconda convenzione si concentravano i risultati più im-
portanti raggiunti dal congresso. Nel capitolo II, infatti, veniva istituita una Corte
permanente d’arbitrato allo scopo di prevenire i conflitti armati come specificato
negli articoli 20, 21 e 22:
19 frUs 1899, pp. 513-521.
20 Ibid., p. 516.

