Page 417 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
P. 417

Workshop giovani ricercatori                                        417



                L’ipotesi di mantenere lo status quo dei preparativi militari sembrava un’idea
             interessante, ma, di fatto, si prestava a creare nuovi contrasti, perché uno dei due
             contendenti avrebbe potuto comunque armarsi in gran segreto, senza che l’altro
             potesse opporsi. Riguardo poi alla possibilità della minaccia di una terza potenza
             si ricadeva nella stessa questione di fiducia. I due stati erano in contrasto fra loro
             per questioni abbastanza gravi da provocare una guerra, tuttavia si supponeva che
             avessero ancora rapporti abbastanza buoni da comunicarsi “confidenzialmente”
             che una terza potenza stava minacciando la loro sicurezza.
                Intanto il piano proposto da Wilson si andava trasformando da un trattato di
             pace mondiale a uno di pace mondiale degli Stati Uniti con il resto del mondo.
                Il primo, con El Salvador, era stato siglato il 7 agosto 1913 . La sua stipula
                                                                      57
             dette ulteriore impulso agli sforzi del Dipartimento di Stato che riuscì a siglare il
             trattato con il Guatemala il 20 Settembre dello stesso anno. Ma ancora l’America
             era assai lontana dal suo obbiettivo: nessuna delle nazioni europee aveva ancora
             accettato di firmare. Le trattative andarono avanti per tutto il 1913 e l’inizio del
             1914.
                Il primo stato europeo a sottoscrivere il trattato fu il Portogallo, il 4 febbraio,
             seguito dalla Spagna il 15 marzo, dalla Danimarca il 17 aprile e dall’Italia il 5
             maggio. Per alcuni paesi, come Bryan scoprì non senza una certa frustrazione,
             c’era anche un grave problema di precedenze. La Gran Bretagna, infatti, si rifiu-
             tava categoricamente di firmare dopo la Francia, e quest’ultima non avrebbe mai
             accettato prima dell’Inghilterra. Si cercava così di mettere d’accordo i due antichi
             nemici, per una sigla contemporanea nello stesso giorno, cosa che non avvenne se
             non dopo intense trattative, il 15 Settembre 1914.
                Lo spirito del trattato era sostanzialmente cambiato da un piano di pace mon-
             diale, multilaterale, volto cioè a cercare di prevenire ogni futura guerra fra gli sta-
             ti, ad un piano di pace bilaterale per prevenire una guerra degli Stati Uniti con le
             altre nazioni. Vale la pena di riportare le prime parole dell’articolo I dell’accordo
             siglato con l’Italia, ma tutti i trattati erano identici nella sostanza e molto simili
             nella forma.
                   Il Presidente degli Stati Uniti d’America e Sua Maestà il Re d’Italia,
                   essendo desiderosi di rafforzare i legami di amicizia che legano i due
                   paesi, e anche di far avanzare la causa della pace generale, hanno
                                                               58
                   deciso di stipulare un trattato per questi scopi[…] .
                Le modalità di questa prima parte del trattato apparivano assai significative e
             dimostravano il cambiamento di direzione del piano di pace presidenziale. Nel


             57  Frus,1914,  p. 11.
             58  thE aMErican JoUrnal of intErnational laW, Supplement: Official Documents, vol. 10,
                 no. 4, oct., 1916, p. 288.
   412   413   414   415   416   417   418   419   420   421   422