Page 422 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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422        la neutralità 1914 - 1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana



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             previsto dall’articolo 3 della Convenzione dell’Aia . Page andò dal Ministro de-
             gli Esteri inglese, che ringraziò molto per la gentilezza americana e disse che, se
             fosse stato possibile usare i buoni uffici americani, sarebbe certamente stato fatto.
                Il 30 Luglio il console americano a Gibilterra riferiva seccamente: «guarni-
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             gione mobilitata» . E questo può far supporre che l’Inghilterra non avesse alcuna
             intenzione di prendere sul serio l’offerta americana, ma anzi dimostra che si stava
             rapidamente preparando all’eventualità di un conflitto, mobilitando Gibilterra e,
             di conseguenza, preparandosi ad attuare la sua usuale strategia di guerra: il blocco
             dei mari.
                Intanto anche dall’estremo oriente non arrivavano notizie incoraggianti. Il con-
             sole a Pechino comunicò che la flotta inglese di stanza nel Mar della Cina aveva
             smantellato le sue unità più deboli per concentrare le sue forze a Weihaiwei, pre-
             parandosi ad un possibile attacco della marina tedesca. Anche Gerard, sconsolato,
             pensava che gli sforzi della Germania verso la pace non arrivassero a nessun risul-
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             tato e che una guerra generale europea fosse oramai certa . Contemporaneamente
             al telegramma di Gerard arrivava anche quello di dell’ambasciatore in Austria,
             Penfield, che comunicava la mobilitazione generale di tutte le forze austriache,
             inclusi i Landsturm .
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                Il Segretario di Stato, dovendo oramai rassegnarsi alla gravità degli eventi in
             corso, spedì un telegramma a tutte le ambasciate e ai consolati americani, ordinan-
             do di riportare informazioni politiche, militari e finanziarie sensibili, senza aspet-
             tare che fossero confermate. Si chiedeva al personale diplomatico di usare il pro-
             prio giudizio nel tenere aggiornato il Dipartimento. Così la mole di informazioni
             in arrivo sul tavolo di Bryan divenne gigantesca. Le linee telegrafiche del Dipar-
             timento dovettero lavorare giorno e notte e, in breve tempo, queste informazioni
             più che essere utili, divennero fonte di grande confusione. Il Dipartimento, poco
             preparato ad una situazione di emergenza di questa portata, iniziò ad annaspare in
             questo mare di carte e ad avere notevoli ritardi nel formulare le sue risposte.
                Anche le ambasciate ed i consolati americani si trovarono in difficoltà. Infatti,



             70  Il Segretario di Stato si riferisce alla Convenzione per la Risoluzione Pacifica delle Contro-
                 versie internazionali, firmata all’Aia il 29 Luglio 1899. All’art. 3 si legge: «Independently
                 of this recourse, the Signatory Powers recommend that one or more Powers, strangers to
                 the dispute, should, on their own initiative, and as far as circumstances may allow, offer
                 their good offices or mediation to the States at variance. Powers, strangers to the dispute,
                 have the right to offer good offices or mediation, even during the course of hostilities. The
                 exercise of this right can never be regarded by one or the other of the parties in conflict as
                 an unfriendly act».
             71  frUs, 1914, p. 15.
             72  Ibid., p. 21.
             73  Fanteria di terza classe, composta da uomini della riserva dell’esercito compresi fra i 34 ed i 55
                 anni.
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