Page 418 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
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418        la neutralità 1914 - 1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana



             linguaggio diplomatico la virgola e la formula «e anche» mettevano una notevole
             distanza fra il primo punto – quello di rafforzare i legami d’amicizia fra Italia e
             Stati Uniti – ed il secondo, relativo all’avanzamento della pace mondiale, che
             diventava un corollario del primo, cioè un obbiettivo ideale, enunciato come prin-
             cipio universale, ma senza alcun risvolto pratico.
                Mancavano  poi  due  tasselli  fondamentali  della  politica  europea:  l’Austria-
             Ungheria e la Germania. Entrambe avevano già accettato lo spirito dell’accordo,
             come tutti del resto, ma non mostravano alcuna intenzione di procedere ulterior-
             mente. L’Austria si sarebbe allineata alla Germania, così i maggiori sforzi del
             Dipartimento si concentrarono su Berlino. Purtroppo la situazione sembrava com-
             plessa e con poche speranze. L’ambasciatore USA in Germania, James Gerard, il
             19 Febbraio scriveva, in un rapporto al Dipartimento, che non c’era alcuna proba-
             bilità che la Germania firmasse.

                   […] Non ho solo provato con le normali autorità ma ho fatto altri
                   ripetuti sforzi e parlato con professori, membri del parlamento ecc.
                   Ho trovato la pubblica opinione avversa al trattato, non sulla base
                   che [i tedeschi] sono poco amichevoli nei confronti degli Stati Uniti,
                   ma sul fatto che se firmassero con noi, potrebbe venir chiesto loro
                   di firmare con qualche altra nazione europea; e se loro rifiutassero il
                   diniego a quella nazione sembrerebbe un atto di ostilità; e che firmare
                   significherebbe gettar via il vantaggio che la Germania ha ottenuto
                   con grandi sacrifici nell’essere la nazione europea più preparata ad
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                   un immediato e decisivo scoppio di guerra .
                Nel luglio del 1914, il Segretario scriveva ancora all’ambasciatore Gerard, pre-
             gandolo di insistere nuovamente perché adoperasse tutte le sue forze per convin-
             cere l’impero tedesco a firmare il trattato.
                   Siamo molto ansiosi di avere la Germania con noi in uno dei trat-
                   tati, visto che ne ha già accettato i principi. L’ambasciatore tedesco
                   adesso è in visita in Germania. Per favore vada a trovarlo quando
                   raggiunge Berlino e si rechi con lui al Ministero degli Esteri e sug-
                   gerisca la convenienza di considerare i dettagli del trattato in modo
                   che la Germania possa firmare lo stesso giorno con la Gran Bretagna
                   e la Francia. […] Sarebbe davvero gratificante se il trattato con la
                   Germania potesse essere firmato lo stesso giorno dei trattati inglesi
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                   e francesi. Usi le sue migliori capacità per ottenere questo scopo .
                Purtroppo tutti gli sforzi di Gerard sembravano votati al fallimento. L’amba-


             59  frUs, 1914, pp. 3-4.
             60  Ibidem.
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