Page 424 - Atti 2014 - La neutralità 1914-1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
P. 424
424 la neutralità 1914 - 1915. la situazione diplomatica socio-politica economica e militare italiana
e tutelare i civili dei paesi in guerra rimasti intrappolati in nazioni nemiche. Gerard
si accordò con alcune banche per ottenere il credito necessario alle spese straordi-
narie che stava sostenendo ed organizzò un treno speciale per l’Olanda, riuscendo
a trasferire molti cittadini americani fuori dalla Germania. Così al Dipartimento di
Stato arrivavano richieste di denaro dagli ambasciatori e dai consoli e istruzioni su
come si sarebbero dovuti comportare nei confronti dei paesi in guerra. Il Diparti-
mento solo raramente dette risposte diverse da «usate il vostro discernimento nella
questione» o «il Dipartimento si rimette alla vostra competenza».
L’Europa continuava, intanto, la sua mobilitazione. Il primo agosto Herrick
rendeva molto chiara la posizione della Francia: «Questo pomeriggio è stata di-
chiarata la mobilitazione generale. […] Non vedo nessuna possibilità di evitare le
76
ostilità» .
Agosto 1914
Herrick non poteva avere più ragione, infatti il 1° Agosto il chargé d’affaires
Wilson comunicò che «circa alle sei di questo pomeriggio l’ambasciatore tede-
77
sco ha presentato la dichiarazione di guerra della Germania contro la Russia» .
Non tutte le notizie, tuttavia, erano così oscure. Il rappresentante americano in
Italia, Peter A. Jay, si riteneva fiducioso della neutralità dell’Italia. «È difficile
vedere come l’Italia, a dispetto di qualunque trattato possa esistere, possa dichia-
rare guerra in supporto dell’Austria, sua tradizionale nemica presso il popolo e
sua rivale politica nell’Adriatico e nei Balcani. Ancora nessuna mobilitazione
78
dell’esercito» .
Il 2 agosto dall’Aia, il ministro americano in Olanda Van Dyke riferiva che
«l’esercito tedesco è avanzato attraverso il Granducato del Lussemburgo, occu-
79
pando gli edifici del governo, sulla strada per la Francia via Metz» . Nonostante
questa azione estremamente aggressiva ed altri movimenti lungo la frontiera fra
Germania e Francia, nessuno dei due paesi sembrava voler essere il primo a di-
chiarare guerra, anche se ormai si trattava di una questione di precedenza. L’Au-
stria, con tutti i suoi diciassette corpi d’armata mobilitati, aveva aperto le ostilità
contro la Serbia senza risparmiare energie, anche se era rimasta bloccata «dalla
80
resistenza inaspettatamente ostinata» dei serbi. Intanto, in Russia, l’Imperatore
era a San Pietroburgo e riceveva la corte e gli alti ufficiali dell’esercito, mentre il
76 frUs, 1914, p. 28
77 Ibidem.
78 Ibid., p. 29.
79 Ibid., p. 31.
80 Ibid., p. 33.

