Page 176 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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176           il 1916. EvoluzionE gEopolitica, tattica E tEcnica di un conflitto sEmprE più EstEso


                Tra questi figuravano la creazione di un Tribunale unico militare, con giuri-
             sdizione su tutto il territorio del Regno con competenza sui reati di spionaggio, e
                                                                                  29
             l’istituzione di un nuovo organismo investigativo della Polizia, rispondente nelle
             pratiche e nell’organizzazione alla natura dello spionaggio:
                Nelle sue “Memorie” il Presidente del Consiglio, Vittorio Emanuele Orlando
             così motiva la necessità dell’istituzione di questo nuovo organismo di intelligen-
             ce del Ministero dell’Interno: “…..avendo constatata una così grave deficienza
             nella nostra polizia, curai la costituzione di un corpo centrale nel quale volli che
             figurassero i funzionari più capaci. Dissi al comm. Vigliani che a me importava
             poco che vi fosse in quel momento qualche borseggio in più o di meno nel napo-
             letano o qualche assassinio di più o di meno, ma che la mia preoccupazione prin-
             cipale era quella di salvaguardare le spalle dell’Esercito. Gli raccomandai quindi
             di scegliere fra tutto il personale della P.S. gli elementi migliori senza preoccu-
             parsi di quello che rimaneva per la polizia ordinaria, e di concentrarli a Roma
             destinandoli alla persecuzione delle forme di reato che toccano la guerra” .
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                La nascita dell’Ufficio Centrale Investigazioni risale al 12 settembre 1916,
             anticipata da un breve e segreto periodo di preparazione .
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                Col Decreto Luogotenenziale del 14 ottobre 1917 n 1732 si provvide, poi, al
             suo riconoscimento legale con la nuova denominazione di Ufficio Speciale d’In-
             vestigazione (USI) e alla disciplina del relativo ordinamento organico.
                L’ufficializzazione da parte del Ministero dell’Interno dei sospetti sulla pre-
             senza di spie nel nostro Paese era avvenuta con la Circolare riservata del 22 luglio
             1916, indirizzata ai Prefetti del Regno, in cui si evidenzia che: “«per opera degli
             stati nemici, si è ordita nel nostro paese ai nostri danni una sottile, ma ben fitta


                essenziale caratteristica: di distribuire la sua azione in maniera frammentaria e dispersa, onde
                in un medesimo misfatto concorrono sempre parecchie persone, le quali operano il luoghi di-
                versi e lontani, e rapidamente si spostano da luogo a luogo con scarse conoscenze reciproche,
                mentre poi questi innumerevoli fili sono orditi da chi sta lontano, sicuro e tranquillo in terreno
                neutrale”. La frase è contenuta nell’articolo de «Il Popolo Romano» cit., 29 dicembre 1916
                (copia è conservata in ACS, MI, DGPS, UCI, b. 1, f. 1, Ufficio Centrale d’Investigazione).
             29  Il Tribunale rispondeva a nuovi criteri organizzativi che superassero il limite della giurisdizio-
                ne territoriale, che mal si adeguava alla fenomenologia dei reati spionistici.
             30  V.E. Orlando Memorie cit. pp. 516 -7.
             31  Il 2 marzo del 1915 il Presidente del Consiglio, Antonio Salandra aveva presentato alla Came-
                ra un disegno di legge urgente per regolamentare tutta la materia dell’intelligence. Era intito-
                lato: “Provvedimenti urgenti per la difesa economica e militare dello Stato” e prevedeva, tra
                l’altro, un inasprimento delle pene per il reato di spionaggio in tempo di pace (pene specifiche
                per questo tipo di reato furono adottate in Italia a partire dal 1889) (Max Ronge, Spionaggio
                Napoli 1939 pag. 26). In tal modo la legislazione italiana, su una materia sì delicata, si alline-
                ava a quelle più severe già in vigore in altri Paesi tra cui la Russia, L’Inghilterra, la Germania
                (Atti parlamentari – Camera dei Deputati seduta del 15 marzo 1915). Il provvedimento fu
                approvato con 334 voti a favore e 33 contrari.
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