Page 239 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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III SeSSIone - L’evoLuzIone tecnIco-mILItare deLLa guerra           239


             devastazione nutrito dai leader militari. Durante gli ultimi anni prima della guer-
             ra, l’idea dominante della offensiva a tutti i costi si era tradotta in un’eccessiva
             enfasi sulla ‘volontà del comandante’  che veniva ad acquisire un’importanza
             eccessiva durante la battaglia.
                Naturalmente, la valutazione soggettiva di una situazione da parte del coman-
             dante, unitamente alla forza di volontà e alla coerenza nell’applicarla, poteva
             essere d’aiuto per vincere una battaglia, ma non avrebbe mai potuto essere più
             importanti di fattori tattici quali il numero di uomini, l’artiglieria o il terreno  .
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             Una macabra dimostrazione della volontà di ferro degli ufficiali comandanti fu
             visibile sul campo di battaglia a nord-est, dove i soldati morti giacevano così
             come erano caduti, allineati in una formazione terrestre da parata; i loro ufficiali,
             sciabole alla mano, giacevano pochi passi più avanti .
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                Pur essendo i metodi di combattimento nel 1914 ampiamente basati su of-
             fensiva e mobilità, la situazione tattica in alcuni luoghi richiedeva un passaggio
             temporaneo alla difensiva. Anche i manuali esistenti consentivano l’uso dell’at-
             trezzo tattico leggero . Secondo il manuale, l’idea di base della ‘difesa’ era quel-
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             la di conservare le forze o di recuperarle per l’attacco successivo. Nell’autunno
             e nell’inverno del 1914 questo passaggio alla difensiva divenne irrinunciabile ,
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             in quanto le truppe erano troppo esauste per poter essere impiegate in un attacco.
             Adesso si doveva soltanto cercare di tenere insieme soldati ed equipaggiamenti
             e di non perdere il terreno che era già stato conquistato.
                La paura permanente di essere circondati o aggirati dal nemico, soprattutto
             nel teatro russo, portò istintivamente entrambe le parti a costruire una linea con-
             tinua e uniformemente dotata di personale altrimenti detta ‘posizione permanen-
             te’ che veniva continuamente estesa in ogni modo possibile. Le truppe di riserva
             dietro questa linea dovevano essere impiegate per il contrattacco, come indicato
             nel manuale . Le truppe di riserva austriache erano in numero insufficiente per
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             questo compito, quindi la loro funzione fu ridotta a quella di barriera. L’azione
             assunse la forma di una battaglia per questa linea, che doveva essere tenuta ad
             ogni costo ed utilizzando ogni mezzo possibile. Durante queste battaglie co-
             minciarono ad apparire i primi abbozzi di una dottrina tattica, e si cominciò a
             definire metodi standard e operazioni di combattimento coordinate per la fanteria
             e l’artiglieria (ad esempio il fuoco combinato di fanteria ed artiglieria per tenere




             29  Pitreich, Max, Lemberg 1914. Grundprobleme des Krieges, Wien 1929, p. 155
             30  Kiszling,  Rudolf,  Wandlungen  im  Angriffsverfahren  österr.-ung.  Fußtruppen  1914-1918,
                ÖSTA/KA NA B/800 n. 42, p. 8.
             31  Exerzierreglement für die k.u.k. Fußtruppen, Wien 1911, p. 215 f.
             32  Ibidem. p. 215.
             33  Ibidem. p. 224.
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