Page 276 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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                                            Treno armato

             passando per i pontoni armati e i treni armati.
                L’audace e inedita contromossa tedesca tradottasi nella grande guerra subac-
             quea del 1915-1918 fu, a sua volta, controllata, dominata e sconfitta dalla Marina
             Italiana con l’istituzione dell’Ispettorato per la Difesa del Traffico, l’antesignano
             dei Comandi Operativi Centrali da cui nel tempo si sono idealmente evoluti Su-
             permarina e quindi Cincnav. Questo ha comportato da un lato l’impiego di nuove
             tecnologie, quali le comunicazioni radio, le decrittazioni, i rilevamenti radiogo-
             niometrici provenienti da stazioni periferiche utilizzati per localizzare, tracciare
             e neutralizzare i battelli nemici, dall’altro l’impiego di rinnovate tattiche come
             l’introduzione del traffico convogliato al fine di consentire il regolare flusso di
             15 milioni di tonnellate di merci annue che servivano allo sforzo bellico e alla
             sopravvivenza del nostro Paese.
                Già nel 1914, prima ancora che si fosse sparato un solo colpo di cannone, e
             nel 1915, la Regia Marina dimostra di essere adeguatamente preparata dal punto
             di vista strategico e organico, tanto da indurre il grosso della flotta asburgica ad
             abbandonare il Basso Adriatico e il sogno di saldare a sé l’intera area balcanica
             da Trieste al Mar Nero, principe di Wied docet, e a rinchiudersi a Pola col com-
             pito, basilare su tutti, di assicurare la difesa delle coste istriane e dalmate dalla
             minaccia di uno sbarco italiano, vera e propria ossessione di Francesco Giusep-
             pe, dei suoi ministri e del suo Stato Maggiore già nel 1848, nel 1859 e nel 1866.
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