Page 338 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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338           il 1916. EvoluzionE gEopolitica, tattica E tEcnica di un conflitto sEmprE più EstEso



             tra le fonti che sfuggono ai grandi circuiti della ricerca perché spesso privi di
             strumenti di accesso e d’esame analitico.


             Scienza e guerra
                Dal punto di vista  ideologico,  la  mobilitazione  degli  scienziati  all’inizio
             del conflitto  -un discorso troppo ampio perché sia possibile anche soltanto ac-
             cennarlo in questa sede- fu assai limitata. La maggior parte di essi era legata
             a posizioni neutraliste, altri, i pochi scienziati interventisti, sembravano mossi
             da una sorta di nazionalismo ragionato, perlopiù indifferente agli schieramenti,
             un nazionalismo di matrice funzionale, mosso dall’idea che un intervento della
             propria nazione nel conflitto potesse garantire fattori di crescita. Le proposte di
             applicazioni tecnologiche nel campo militare all’inizio presentavano caratteri-
             stiche peculiari e anche un po’ bizzarre; provenivano, perlopiù, da creazioni o
             invenzioni di semplici soldati o addirittura cittadini ed erano piuttosto lontane
             dall’idea di vere applicazioni tecnologiche di scoperte scientifiche. Il Coman-
             do Generale del Genio del Regio Esercito, le cui carte sono conservate presso
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             l’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio  (ISCAG) fungeva da collet-
             tore di queste proposte. All’interno del complesso archivistico si trova un filone
             documentario notevole per mole e contenuto informativo, composto da carteg-
             gi, progetti, studi, relazioni tecniche su invenzioni ed esperienze applicative. La
             raccolta denominata «Progetti, studi, invenzioni ed esperienze varie» conserva
             fascicoli identificati sulla coperta dal nome dell’invenzione e dal nominativo del
             proponente. Tale documentazione risulta presente in maniera continuativa per
             tutti gli anni del conflitto. I progetti erano inviati all’attenzione del Comando
             Generale del Genio e sottoposti al giudizio di un organismo collegiale istituito
             presso l’Ufficio Tecnico del Comando Supremo , del Capo di Stato Maggiore
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             dell’Esercito definito, poi, Comandissimo. Dall’esame delle carte si percepisce
             la perizia con cui la commissione scandagliava le proposte degli inventori che
             non si limitavano a produrre istanze, ma redigevano spesso una mole conside-
             revole di documentazione tecnica. Molti progetti erano presi in considerazio-

             3  L’archivio storico documentale dell’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio, d’ora
                in poi solo ISCAG,  contiene 15.000 documenti prodotti a partire dal XVIII sec.. Quelli con-
                sultati riguardano lo sviluppo e sperimentazione dei materiali le cui carte afferiscono al fondo
                denominato  Guerra italo – austriaca 1915-1918 - Comando generale del Genio dotato di un
                elenco di consistenza analitico.
             4  Il Comando Supremo del Regio Esercito italiano fu costituito il 24 maggio 1915. Era composto
                da tre organi principali che comprendevano un certo numero di uffici ciascuno: l´Ufficio del
                capo di Stato Maggiore dell´Esercito, il Reparto Operazioni e il Quartier generale. L´Ufficio
                del Capo di Stato Maggiore dell´Esercito era formato dall´Ufficio segreteria del Capo di Sta-
                to Maggiore, dall´Ufficio Ordinamento e Mobilitazione, dall´Ufficio Tecnico e dal Gruppo
                ufficiali a disposizione. F. CAPPELLANO - B. DI MARtINO, Un esercito forgiato nelle trincee.
                L´evoluzione tattica dell´esercito italiano nella Grande Guerra, Udine, Gaspari, 2008.
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