Page 339 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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ne e davano avvio all’iter della sperimentazione, altri, invece, erano rigettati
ed inseriti ex post in fascicoli, tutt’ora conservati: «Invenzioni varie bocciate».
Nell’appendice fotografica (Fig. 1, 2, 3) si riportano due proposte di invenzioni.
Nel primo caso si tratta di un aeromobile (Fig. 1) denominato dal suo creatore
Automonoaereostaplano Caccia Zeppelin - Lupetti una sorta di dirigibile che
secondo le affermazioni del soldato semplice Luigi Lupetti, avrebbe «assicurato
in un sol raid bombardare Berlino e Vienna» e la «distruzione certa di qualunque
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Zeppelin che osasse entrare nel ciel non di sua pertinenza» . La seconda propo-
sta (Fig. 2 e 3) lo Scotoscopio – visione nelle tenebre era un visore notturno, un
proiettore in grado di emanare un fascio di luce invisibile per illuminare lo spa-
zio antistante. L’autore di questa ultima proposta, non proprio uno sconosciuto,
è Giulio Ulivi, noto alle cronache sin dal 1914, per il famigerato raggio della
morte, una applicazione che una volta attivato era in grado, secondo il suo inven-
tore, di bloccare motori a distanza, far precipitare aerei, bloccare autoveicoli,
nonché navi o sottomarini.
L’evento contingente che mise il mondo prepotentemente di fronte alla vera
portata del conflitto fu la battaglia di Ypres del 22 aprile 1915. L’uso del «mu-
stard gas» e le sue conseguenze si fecero materia di una pietra angolare che legò
indissolubilmente scienza e guerra e che portò alla ribalta lo stato di avanzamen-
to della ricerca scientifica in Germania, in particolare le attività della Kaiser-
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Wilhelm-Gesellschaft . Anche le carte dell’ISCAG risentono dell’evento. Alla
carrellata di interessati e curiose proposte se ne aggiungono numerose che hanno
come tematica ricorrente la creazione o l’installazione di dispositivi di protezione
delle vie respiratorie da agenti esterni, in particolare i gas. La scienza a quel pun-
to era dentro la guerra e la guerra trasformò, come mai prima di allora, il mondo
scientifico italiano e le politiche pubbliche di sostegno e incentivazione della
ricerca. Si assisterà, durante tutto il conflitto, all’alba di un processo che vide il
superamento della politica delle invenzioni in favore di una politica che si dirige-
rà verso una ricerca di tipo strutturato. Per quanto, va detto, in Italia già erano in
atto alcune tendenze di sviluppo che percorrevano la direzione di un nuovo tipo
di organizzazione della ricerca su base nazionale, il mondo scientifico italiano si
presentò all’appuntamento del conflitto poco organizzato e sistematizzato rispet-
to al panorama internazionale. Non esistevano enti pubblici di ricerca svincolati
dal mondo accademico e non esistevano specifiche sezioni dedicate alle applica-
zioni pratiche delle innovazioni scientifiche. Alla vigilia del conflitto il mondo
scientifico nazionale, in sostanza, era organizzato intorno tre principali nuclei:
5 ISCAG Archivio storico, Guerra Italo - Austriaca 1915-1918, Comando Generale del Genio
e 1 Armata, b. 482, f. 4 e b. 481.
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6 Complesso di istituti di ricerca scientifica fondato nel 1911 da Guglielmo II, primo modello
efficace di ricerca scientifica extra universitaria e extraaccademica.

