Page 344 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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344 il 1916. EvoluzionE gEopolitica, tattica E tEcnica di un conflitto sEmprE più EstEso
no il problema generale risolvendole, continuando lo studio nello stabilire i me-
todi per costruire in modo efficace le traiettorie e calcoli balistici col cannone da
65 mm. «piazzato sopra un dirigibile» effettuando tiri sperimentali nell’ipotesi
che gli angoli di tiro fossero variabili in depressione fra 30° e 90° e le differenze
di quota tra 500 e 2500 m. Lo studio venne completato dal calcolo delle tabelle di
tiro con le istruzioni proposte per le correzioni da effettuare in caso, ad esempio,
la velocità del dirigibile variasse. Volterra e Crocco testeranno personalmente la
correttezza dei calcoli salendo sulla navicella del primo dirigibile da cui sparato
un colpo di cannone, il 6 giugno 1916, presso il campo d’aviazione fiorentino di
Campi Bisenzio. Le azioni di bombardamento vennero anche schematizzate: stu-
dio accurato del terreno, arrivo sul posto in periodo di oscurità opportunamente
scelto, azione di bombardamento. L’ultima parte era il ritorno: i fattori difesivi
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su cui si confidava erano la quota e le mitragliatrici di bordo .
Tutto il 1916 Volterra lo dedicherà ai dirigibili seguendo le indicazioni di
Crocco che proponeva di raffinare il tiro dal dirigibile armato immaginando
obiettivi quali hangar di aeroplani, treni, sottomarini in emersione, linee ferro-
viarie, tutti difficilmente centrabili col tiro di caduta. In quel periodo Volterra,
proporrà, per quei mezzi che così poca fortuna ebbero, l’uso dell’elio al posto
dell’idrogeno, minimizzando il rischio di incendio, una soluzione, applicata solo
più tardi, di cui detiene la primogenitura. I primi tentativi in questa direzione
furono eseguiti sulla scia delle esperienze che Raffello Nasini sin dal 1896 con-
dusse sui gas rari contenuti nelle emanazioni gassose italiane e particolarmente
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sui gas che accompagnano i soffioni boraciferi di Lardarello . Il tentativo fatto
da Volterra di concerto con Nasini fu quello di estrarre dai soffioni l’elio per
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impiegarlo a scopo militare , tentativo, che purtroppo non venne condotto a ter-
mine specialmente per le difficoltà di approvvigionamento dei materiali durante
la guerra e per le altre difficoltà avanzate dalla Società boracifera di Lardarello.
Tutti questi filoni di attività e la generosità di Volterra nel seguire ogni progetto
convinsero Crocco a proporlo per un avanzamento, l’istanza risale al 27 giu-
gno 1916, la motivazione «fu tra i primi artiglieri da bordo dei dirigibili, ora ha
assistito il collaudo dell’M6 e lo sta documentando e passerà presto ad assiste-
21 I dirigibili militari italiani nella guerra europea (Conferenza del Maggiore Valle Giuseppe già
comandante dei dirigibili militari da bombardamento) in «Notiziario di Aeronautica», (a cura
di) Ministero della Guerra - Comando Superiore d’Aeronautica, a. 2, n.7 (luglio agosto), 1921,
p. 28-49.
22 La produzione dei gas leggeri per l’aeronautica (Conferenza del prof. Gino Gallo presso
l’Istituto Centrale Aeronautico) in «Notiziario di Aeronautica», (a cura di) Ministero della
Guerra - Comando superiore aeronautica, a. 1, n.1 (gennaio - febbraio), 1921, p. 97-98.
23 Durante la Prima guerra mondiale Raffaello Nasini si occupò anche di questioni attinenti il
radio e l’estrazione dell’elio dai soffioni per uso aeronautico, presiedendo la commissione
istituita presso l’Ufficio Invenzioni e Ricerche; nell’agosto 1918 ebbe un incontro con Madame
Curie, per confrontare alcune esperienze sulla radioattività dei gas.

