Page 405 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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             La ripresa delle operazioni in Egitto.
             Per un’ottimale organizzazione delle forze
             difensive, il presidio del canale fu ripartito
             in tre zone:
             −	 Sezione I (meridionale)  da Suez a
                Kabrit, affidato al IX corpo d’armata,
                composto dalla  29 e 42 divisione
                                  A
                                         A
                agli ordini del tenente generale Bygn.
                Quartier generale Suez;
             −	 Sezione II (centrale) da Kabrit a Ferdan,
                assegnato  al corpo d’armata  Anzac,
                               A
                composto dalla 1 divisione australiana
                          A
                e dalla 2 divisione  neozelandese-
                australiana  agli ordini del tenente
                generale Birdwood. Quartier generale
                Ismailia;
             −	 Sezione III (settentrionale) da Ferdan
                a Porto Said, presidiato dal XV corpo
                             A
                                   A
                d’armata;  l’11 e  12 divisione  sotto   In  grigio  l’area  fortificata  a  est  del
                l’egida  del  tenente  generale  Horne.   canale
                Quartier generale Porto Said, quartier
                generale avanzato Qantara.

                Il generale Murray proponeva una difesa totalmente attiva. Per proteggere
             l’Egitto da un attacco in massa ottomano, le tre linee difensive semi-attive a
             ridosso del canale avrebbero richiesto molti più soldati rispetto alla difesa attiva.
             Spingersi molto più a est e attaccare le postazioni nemiche in Sinai, avrebbe
             richiesto  un  minor  numero  di  truppe  e  risorse.  I  quattro  punti  di  importanza
             strategica erano El Arish, El Hassana, Nekhl ed El Kossaima. La loro conquista
             sarebbe stata la vera base difensiva del canale. Quella di Murray era più una
             suggestione che un’esortazione e visto lo stato avanzato dei lavori, il Ministero
             non diede seguito alle riflessioni del generale .
                                                     12
                A fine aprile, il generale di brigata Wiggin ricevette un rapporto secondo il

             12  Il 15 febbraio, in una lettera a sir Robertson, Murray scrive: «È evidente che la sicurezza dell’Egitto
                contro un attacco proveniente dall’est non è assicurata nel miglior modo con la costruzione di una
                grande posizione difensiva in prossimità del Canale di Suez, perché, tra le altre ragioni, una simile
                posizione assorbirebbe grande numero di soldati e grande quantità di materiale. Per ottenere lo
                scopo sarebbe preferibile spingersi a traverso [sic] la penisola del Sinai verso la frontiera dell’Egitto,
                disponendo una difesa attiva. In realtà questa difesa attiva richiederebbe un minor numero di truppe
                di quello occorrente per una difesa passiva o semi passiva della zona del Canale». SME, op. cit., p.
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