Page 427 - Il 1916 Evoluzione geopolitica, tattica e tecnica di un conflitto sempre più esteso - Atti 6-7 dicembre 2016
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             Shelford  Bidwell  e  Dominick  Graham,   Tim  Travers   e  Ian  Beckett   dare
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             giudizi più sfumati sull’esercito britannico dell’inizio del secolo e sul suo sforzo
             nella  prima  guerra  mondiale,  favoriti  nella  loro  opera  divulgativa  dall’essere
             anagraficamente distanti dalle due guerre e dall’aver accesso praticamente a tutta
             la documentazione archivistica sulla Grande Guerra.
                Negli ultimi tempi, molto inchiostro è stato versato su Haig, complice anche
             il centesimo anniversario della battaglia della Somme. L’astio nei confronti di
             Haig ha lasciato spazio - grazie anche alla distanza dall’evento ed alla scomparsa
             di tutti i veterani della prima guerra mondiale - ad un giudizio, anche nel mondo
             degli storici, meno netto nei confronti del generale scozzese.
                Alcuni  autori  come  Gary  Sheffield   e  Willliam  Philpott   ne  hanno
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             sottolineato  il  senso  di  responsabilità,  l’incessante  lavoro  nel  coordinare  un
             esercito di milioni di uomini, un’esperienza nuova sopratutto per una potenza
             imperiale come la Gran Bretagna che aveva basato molto del suo potere militare
             sulla marina da guerra,  mentre altri studiosi sono rimasti estremamente critici
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             del suo comando. 35
                Mi  sento  però  di  condividere  il  giudizio  di  coloro  che  sottolineano  come
             Douglas Haig avesse la sfortuna di crescere militarmente e studiare allo Staff
             College  in  epoca  edwardiana,  in  cui  le  guerre  ricalcavano  ancora  le  tattiche
             napoleoniche, ed invece di combattere ed ottenere il comando nell’epoca della
             guerra  industrializzata,  che  vedeva  le  dottrine  di  guerra  non  essere  al  passo




             29  Shelford Bidwell and Dominic Graham, The British Army Weapons & Theories of War 1904-
                1945, Barnsley, Pen & Sword, 1982 (ristampa 2004).
             30  Tim Travers, The Killing Ground: The British Army, The Western Front and the Emergence of
                Modern Warfare, 1900-1918, London: Allen & Urwin, 1987.
             31  Ian Beckett, Johnnie Gough VC: A Biography of Brigadier-General J E Gough, 1871-1915,
                London, Tom Donovan, 1989.
             32  Tra le sue opere più significative Gary Sheffield, Forgotten Victory: The First World War,
                London, Headline, 2001; Editor with John Bourne, Douglas Haig: War Diaries and Letters
                1914-1918, London, Weidenfeld & Nicolson, 2005; From the Somme to Victory, London:
                Aurum Press, 2016.
             33  Tra le sue opere più significative William J. Philpott, Bloody Victory: The Sacrifice on the
                Somme and the Making of the Twentieth Century. London, Abacus, 2010; War of Attrition:
                Fighting the First World War, New York, Overlook, 2015.
             34  Ad esempio Philpott lo considera senza ombra di dubbi ‘’the best-qualified man for the job,’’
                l’uomo  più  qualificato  per  il  ruolo  (di  comandante  delle  truppe  inglesi),  Philpott,  War of
                Attrition, p. 219.
             35  Ad esempio, ‘’Myth and Memory: Sir Douglas Haig and the Imposition of Allied Unified
                Command in March 1918’’, Journal of Military History, vol. 68:3 (2004), pp. 771 - 820;
                Victory Through Coalition: Britain and France during the First World War, First, Cambridge
                University Press, Cambridge, 2005.
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